mercoledì 24 aprile 2019

LA PARABOLA DEL SEMINATORE PAZZO

Un seminatore uscì a seminare. Vide una terra ben irrigata e passò oltre; vide una terra feconda  e passò oltre; vide una terra dolcemente esposta al sole e passò oltre; vide una terra ridente e amena e ancora passò oltre.
Vide finalmente una terra secca, pietrosa e sconnessa. Amò quella terra, le sorrise, le parlò, la baciò, aprì la mano e lasciò cadere il seme con abbondanza, con larghezza, senza misura. 
Tutti ridevano di quel folle che seminava sulle pietre, ma egli quella notte sognò: sognò acqua che zampillava nel deserto e spighe che brillavano tra le pietre. Trascorse molto tempo. La terra era sempre una desolata pietraia che succhiava ruscelli d'acqua faticosamente immessi tra i sassi. Il seminatore continuò ad amare quella terra.
Un mattino, un mattino come mille altri, il seminatore fu meravigliato: quella terra arida e pietrosa biondeggiava di messi e in essa scorrevano torrentelli di latte e miele.
Franco Barbero, 1999