Muore
a 102 anni il padre della pillola anticoncezionale
Si
è spento il 23 giugno in California il chimico George Rosenkranz, un
uomo in grado di rivoluzionare la storia dei contraccettivi. Sono
passati quasi settant’anni da quando, nel 1951, George con altri
due colleghi inventò la pillola anticoncezionale.
Nato
a Budapest da una famiglia ebrea ungherese nel 1916, scappò in
America per evitare le persecuzioni naziste e fu poi assunto dalla
casa farmaceutica Syntex in Messico, come direttore delle ricerche.
Insieme ai colleghi Carl Djerassi e Luis Miramontes, si specializzò
nel campo degli ormoni, riuscendo a sintetizzare in laboratorio la
progestina: una sostanza ormonale sintetica che è affine al
progesterone. Nel 1951 si scoprì che era in grado di impedire le
gravidanze, ma nei primi anni venne utilizzata per aiutare la
fertilità femminile e ridurre il rischio di aborto spontaneo. Ci
vollero cinque anni di studi ed esperimenti per arrivare ad accertare
la sua efficacia e sicurezza sulle donne, ma la pillola non entrò
immediatamente in produzione.
Come
spesso accade, la scoperta era in anticipo sui tempi: le aziende
farmaceutiche non la lanciarono sul mercato temendo boicottaggi e
aspre critiche da parte delle istituzioni religiose. Con l’arrivo
degli anni Sessanta, il mondo fu finalmente pronto ad accogliere la
scoperta. Rilanciata da altri ricercatori della Syntex, la pillola si
diffuse grazie ai suoi prezzi non elevati e segnò un punto di svolta
per la sessualità femminile: le donne avevano maggiore libertà di
scegliere autonomamente come vivere il rapporto sessuale. Un passo in
avanti per l’emancipazione femminile.
Oltre
ai successi scientifici, la vita di Rosenkranz fu segnata anche da
una pagina nera, per fortuna a lieto fine: nel 1984 sua moglie Edith
venne sequestrata. Il chimico pagò il riscatto ma i rapitori furono
arrestati e la cifra riconsegnata.
Francesco
Consiglio – Repubblica 25/06