Certo,
se dai la parola alla madonna, (la casa
di Maria)
devi soffrire ed espiare. E così sul fine vita l’episcopato
cattolico difende dei principi assoluti anziché partire dalla reale
vicinanza alle persone concrete.
Spero
che i giudici della Suprema Corte non ascoltino né Bassetti né la
madonna.
Detto per inciso: non confondiamo la donna Maria di Nazareth
con la madonna, le varie madonne. Quella era una donna in carne e
ossa, credente, una vera madre di famiglia. Queste madonne sono
costruzioni maschili, tutta castità, verginità ed occhi azzurri.
Maria, la sposa di Giuseppe, non ha nulla in comune con le madonne.
Regna una confusione enorme.
Franco
Barbero