mercoledì 9 ottobre 2019

CRONACHE CELESTI
L'AMAZZONIA DI PAPA FRANCESCO È RIVOLUZIONARIA



Ottobre, per la Chiesa cattolica, sarà formidabile. All'interno di un "mese missionario straordinario" sarà celebrato un sinodo speciale dedicato all'Amazzonia, area di interesse planetario che abbraccia sette Paesi dell'America Latina. Nella narrazione fintamente entusiasta di quanto il Papa si accinge a far vivere ai cattolici, vincono le solite fake news su "ordinazione degli uomini sposati sì, oppure no", in realtà, scrive il vescovo della diocesi di Parintins Giuliano Frigeni, «è la prima volta che si prova a guardare all'Amazzonia non solo per dire "poverini, mandiamogli un po' di soldi". Il Papa è partito dalle risorse umane, per valorizzarle con nuovi cammini e osare nella difesa dell'ambiente con un'ecologia integrale come risposta a progetti criminali che parlano di sviluppo ma in realtà cercano solo proventi miliardari distruggendo l'ecosistema».
Quello che i cattolici finalmente conosceranno sono le forme creative e feconde che, come i missionari sanno, strutturano stabilmente le comunità sparse nel mondo in modo assai diverso dalle nostre ormai asfittiche parrocchie. Persone rispettate e accettate dalla loro comunità, anche grazie alla loro famiglia costituita davanti a Dio, veri cristiani nella vita, sono già da decenni i veri "pastori" delle piccole chiese locali.
Il "punto rivoluzionario" del documento, l'Instrumentum laboris, non è il 129, dove si prevede che questi possano celebrare l'Eucarestia (la Chiesa già lo permette, come eccezione, da anni), ma il numero 127, dove si chiede di staccare l'esercizio della giurisdizione (sacramentale, giudiziario e amministrativa) dall'ordine sacro. Se questo punto verrà accettato, i preti non saranno più gli unici a comandare. Ed è questa possibilità che sta facendo tremare coloro che, a ottobre, grideranno in coro «eresia, eresia».
Filippo Di Giacomo

(il venerdì 20 settembre 2019)