sabato 7 dicembre 2019

PRETI SPOSATI


I PRETI SPOSATI SONO VERAMENTE BENEDETTI

Ordinare preti uomini sposati? Nella Chiesa cattolica latina è una prassi decennale. Sono passati già due lustri (il 4 novembre scorso) dall’entrata in vigore della Costituzione Apostolica di Benedetto XVI Anglicano-rum coetibus con la quale papa Ratzinger introduceva accanto ai due tradizionali “riti latini”, il romano e l’ambrosiano, quello che riunisce i fedeli di tradizione anglicana. Per adeso ancora suddivisi in tre “ordinariati personali”, uno per Inghilterra, Galles e Scozia e l’altro per Stati Uniti e Canada, l’ultimo per Australia e Giappone.
In sostanza intere parrocchie, per mantenere le tradizioni spirituali e liturgiche della Chiesa anglicana, si sono poste, dice il documento, “corporativamente” in comunione con il Papa e la Chiesa Cattolica. Insieme a circa diecimila fedeli, sono diventati cattolici duecento tra vescovi e pastori che, una volta riordinati sacerdoti cattolici, hanno continuato il ministero nelle 150 parrocchie delle tre circoscrizioni anglocattoliche. Tutti sacerdoti sposati che hanno proseguito nella loro vita matrimoniale e familiare. Il problema più serio è stato di ordine pratico: lasciando la Comunione anglicana, avevano perso luoghi di culto e residenze pastorali, ma è stato felicemente risolto “assorbendoli” nelle parrocchie e nelle opere del luogo dove risiedevano. Quanto al resto, l’inclusione nel corpaccione del cattolicesimo contemporaneo è avvenuta senza problemi. Anzi, il loro ministero sacerdotale è talmente apprezzato da spingere i vescovi locali a farli diventare parroci anche di parrocchie di rito romano, fin qui abituate ad avere solo pastori celibi. E il loro inserimento non solo è stato pacifico, ma gradito da fedeli persino felici nel vederli vivere sereni in famiglie spiritualmente motivate e zelanti.
In attesa di riforme promesse e mai realizzate, se la Chiesa si stesse riformando da sola?
Filippo Di Giacomo – il venerdì di Repubblica – 22 novembre 2019