HOCKEY
GHIACCIO:UNA
PARTITA NUOVA
Sono stato a vedere una partita di hockey con l'amico don Aldo al Palaghiaccio di Torre Pellice.
Non avevo mai visto questo sport. Non conosco le regole, gli schemi di gioco, le tattiche. Così ho passato buona parte del tempo a cercare di capire. Davanti a me, con molto agonismo, si affrontavano due squadre: azioni di gioco, rincorse, recuperi, passaggi, stop. Era tutto lì, davanti a me. Eppure non riuscivo a vedere, a capire, ad entrare in partita. Proprio come nella vita. Spesso non vediamo ciò che troviamo davanti agli occhi. Spesso non notiamo l'espressione triste di un volto che ci sta di fronte, magari che gira per casa. Non ci accorgiamo di due occhi che stanno chiedendo aiuto. Non ammiriamo il cielo che si tinge di rosso o il prato che si copre di fiori. Non ci emozioniamo per un gesto gratuito, un dono inaspettato, un sorriso.
È stato bello passare una serata «quasi costretto” ad aprire gli occhi. Bellissimo vederli muovere sul ghiaccio, sicuri come fossero sulla terraferma. Si spostano, si fermano all'istante, curvano, accelerano. Incredibile! C'è ghiaccio scivoloso e pure lì sopra riescono a costruire azioni precise di gioco. Sembra impossibile, eppure ci riescono. Di certo, da ragazzi, avranno iniziato a pattinare con un po' di paura, goffi, con mille capitomboli. Sicuramente le prime volte avranno pensato: ‟Impossibile stare in piedi”. Dopo migliaia di allenamenti ora si muovono sicuri. Mi ricorda la frase che dice: ‟Tutto è stato difficile prima di diventare facile”. Me la ripeto spesso di fronte alle difficoltà. Nella vita, a volte sembra di essere su una pista scivolosa di ghiaccio. Hai paura, ti sembra impossibile ogni mossa. Ti viene da dire: ‟Non posso farci nulla”. Poi ci provi, ci riprovi, cambi prospettiva, chiedi aiuto, riparti. Piano piano impari a pattinare anche nelle situazioni difficili che la vita ti presenta. Anzi, quei giocatori non solo non cadono, ma sembrano leggerissimi. Non solo sanno muoversi senza ruzzolare, addirittura sembrano più agili di quelli che corrono su un campo da calcio. Affrontare la ‟difficoltà” del ghiaccio li ha resi leggeri. Le battaglie, se ben giocate, rendono leggeri, agili. Dopo aver lottato con una delusione, aver superato un conflitto, aver vinto un contrattempo sei una persona nuova, più leggera, più agile, più viva. Non si tratta di andare a cercare le battaglie o il dolore; arrivano da soli e ti fanno sentire impacciato ed impaurito come se dovessi iniziare a pattinare sul ghiaccio. Ma se non ti spaventi e osi affrontarli, ne esci più libero. E alla fine… la nostra squadra ha vinto.
Mi sono rallegrato. Non sono un tifoso di hockey, ma mi ha fatto piacere la vittoria della squadra del nostro territorio. Ho scoperto un'altra cosa bella del Pinerolese. Pinerolo ormai è casa mia. E sono orgoglioso delle tante cose e persone belle di questa terra. Il credente è colui che ‟crede” che Dio è all'opera ovunque. Questo mi aiuta a guardare con curiosità e fiducia questo nostro territorio. Proviamo insieme a guardarlo così.
Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo
L'Eco del Chisone, 22 gennaio