mercoledì 29 gennaio 2020

TORNA CRIMI, QUELLO DELLO STREAMING

Concetto Vecchio
Rieccolo.
 «Mi sembra di tornare a 7 anni fa», ha confessato Vito Crimi, 47 anni il primo grillino che l'Italia imparò a conoscere quando il Movimento sbarcò in Parlamento.
 Fu scelto, insieme a Roberta Lombardi, come capogruppo con incarico trimestrale. All'epoca i 5stelle mettevano alla gogna chi andava in tv e pianificava conclavi con Beppe Grillo in luoghi talmente segreti, che perfino Crimi sbagliò strada e si perse in campagna. Prima di allora, come spiegò a ‟Un giorno da pecora”, aveva votato per Rifondazione comunista, Pds l'Italia dei Valori e Alleanza nazionale. «Tutto!» Sbottò Claudio Sabelli Fioretti. «Io voto la persona». Talmente fedele alla linea che quando Grillo sparò: ‟Arriveremo al 100%”, lui convenne: «È una previsione, se gli altri continuano così». Ora dovrà reggere M5S. Anche questa promozione però è a termine. ‟Gerarca minore”, lo definì Massimo Bordin. Cosa ricordiamo di lui? L'umiliazione in diretta streaming inflitta a Bersani e Letta: «Non ce la sentiamo di fidarci di voi». Il pisolino che schiaccio sui banchi del Senato. La Battaglia per chiudere Radio Radicale. Un cattolico che non rinnega i decreti sicurezza, Vito Crimi. Il capo a tempo.

Repubblica 23 gennaio 2020