sabato 4 gennaio 2020

QUANDO SI DICE "NON SI PUO'"

Quando dico che i laici, cioè le donne e gli uomini che partecipano come popolo di Dio alla celebrazione eucaristica, possono preparare l'intera celebrazione e la predicazione, mi sento rispondere che sono sogni irrealizzabili. Se vi dico che a Pinerolo, a Piossasco, a Saluzzo, a Torino… ciò avviene, non è perché noi siamo cristiani migliori dei fratelli e delle sorelle della parrocchia vicina. Per nulla.
C'è alle spalle un cammino, molto concreto è possibile, di preparazione biblica e di maturazione teologica. Una cosa e ‟andare a messa” e prendere ciò che il prete ha preparato; altra cosa è prendere parte ad una celebrazione preparata a turno, dove le preghiere, i segni e la predicazione sono scelti e decisi in modo comunitario.
Come presbitero, quando per esempio arrivo in una comunità che spesso mi chiede di coordinare la celebrazione, provo una gioia immensa quando constato che la comunità ha scelto i testi biblici su cui riflettere, ha scritto il testo della liturgia, ha deciso chi svolge il servizio della predicazione e talvolta persino chi spezza il pane.
Ringrazio Dio di questi cammini che mi fanno sognare la chiesa della corresponsabilità e amo queste persone che si sanno assumere dei ministeri estremamente importanti perché si sono preparate con grande impegno. Senza queste persone la chiesa sarà sempre clericale.
Franco Barbero