sabato 28 marzo 2020

CORREGGERE IL NOME

Bisogna correggere il nome
di Michele Serra
Il problema dell’Europa è il nome. Crea aspettative.
Uno legge l’insegna, “Unione Europea”, e si aspetta di trovare quello che c’è scritto. Invece no. 
È come entrare in una panetteria e non trovare pane, in una latteria e non trovare latte. E siccome di Europa avremmo un disperato bisogno, proprio come del pane e del latte, ci rimaniamo molto male. E ci viene voglia di inoltrare reclamo.
«Spettabile Unione Europea, la evidente discrepanza tra la Vostra ragione sociale e la Vostra effettiva attività è fonte continua di confusione e di imbarazzo. Voi non siete quasi per niente ciò che promettete, ovvero l’unione dei Paesi europei. Voi siete l’accrocco diffidente e litigioso dei singoli governi dei singoli Paesi europei che cercano, ognuno, di tirare la coperta dalla propria parte. Dev’essere questo il famoso sovranismo del quale tanto si parla: l’olandese che fa l’olandese, il francese che fa il francese, il tedesco che fa il tedesco, l’ungherese che fa l’ungherese, lo svedese che fa lo svedese, l’italiano che fa l’italiano, e nessuno che fa l’europeo, pensa in europeo, parla l’europeo».
«Ai sensi delle normative (europee) sulla frode in commercio, vi invitiamo a porre rapidamente rimedio a questo increscioso equivoco, correggendo la ingannevole insegna “Unione Europea”, e tutta la comunicazione conseguente, e adottando un nome più fedele alla realtà delle cose, ovvero alla vostra effettiva capacità di offerta. Si suggerisce Neuropa, contrazione di Non Europa e allusione multilinguistica alla difficile condizione mentale nella quale versa il continente».

La Repubblica 28/3