Nell'anno senza inverno il termometro va sottozero all'esordio della primavera
Brividi di freddo all'inizio della primavera. È l'ultima beffa dell'anno senza inverno che vede la prima vera irruzione gelida dall'Artico solo a fine marzo con temperature in picchiata e qualche spruzzata di neve sulle Alpi. Almeno il freddo ci invoglierà a rimanere in casa al calduccio perché ieri mattina è bastato mettere il naso fuori dalla finestra per respirare aria quasi da pieno inverno: 4 °C a Torino, 3 nell'hinterland, 1 in collina e a Cuneo e termometri ben sotto lo zero in montagna oltre i 1000 metri con gelate intense in quota (sui -10 intorno ai 3000 metri e fino a -19 °C a Capanna Margherita in cima al Monte Rosa) che si sono viste poche volte negli ultimi mesi invernali. A Bardonecchia, per esempio, le temperature ieri sono scese tino a quasi -3 °C anche in pieno giorno, non era mai capitato in questo inverno anomalo, mentre in pianura tra oggi e domani sono attese gelate tardive, con temperature di poco sotto lo zero anche a Torino in città.
La circolazione fredda permarrà sul Mediterraneo per gran parte della settimana e con l'ingresso dell'aria gelida anche in quota è atteso un ulteriore calo delle temperature in alta montagna, con minime sotto i -15 °C a 3000 metri e -5/-8 °C anche nei fondovalle intorno ai 1500 metri. Tuttavia le correnti settentrionali in quota e da est nei bassi strati non saranno favorevoli a piogge o nevicate significative in Piemonte e solo le zone alpine vedranno qualche spruzzata di neve oggi e soprattutto tra domani sera e giovedì, quando deboli rovesci potrebbero riuscire a imbiancare i fondovalle fino a 400 metri. Torino e le pianure rimarranno invece ancora all'asciutto con una parentesi soleggiata tra oggi pomeriggio e domattina e qualche piovasco con sfiocchettate a quote collinari solo giovedì sera. Nonostante il calo delle temperature di 10-15 °C rispetto alla scorsa settimana, con valori di almeno -5-6 gradi sotto media, un colpo di coda invernale a fine marzo non è così infrequente nel nostro clima: nel 2016 la neve imbiancò Torino il giorno 17 e si ricordano minime intorno o sotto lo zero nel 2018, 2009, 2008 e 1998.
Il clima tornerà più mite tra venerdì e sabato, ma tra fine mese e inizio aprile sembra profilarsi una fase spesso perturbata e piovosa, ma con nevicate solo in montagna.
Valentina Acordon
(la Repubblica 24 marzo)
Brividi di freddo all'inizio della primavera. È l'ultima beffa dell'anno senza inverno che vede la prima vera irruzione gelida dall'Artico solo a fine marzo con temperature in picchiata e qualche spruzzata di neve sulle Alpi. Almeno il freddo ci invoglierà a rimanere in casa al calduccio perché ieri mattina è bastato mettere il naso fuori dalla finestra per respirare aria quasi da pieno inverno: 4 °C a Torino, 3 nell'hinterland, 1 in collina e a Cuneo e termometri ben sotto lo zero in montagna oltre i 1000 metri con gelate intense in quota (sui -10 intorno ai 3000 metri e fino a -19 °C a Capanna Margherita in cima al Monte Rosa) che si sono viste poche volte negli ultimi mesi invernali. A Bardonecchia, per esempio, le temperature ieri sono scese tino a quasi -3 °C anche in pieno giorno, non era mai capitato in questo inverno anomalo, mentre in pianura tra oggi e domani sono attese gelate tardive, con temperature di poco sotto lo zero anche a Torino in città.
La circolazione fredda permarrà sul Mediterraneo per gran parte della settimana e con l'ingresso dell'aria gelida anche in quota è atteso un ulteriore calo delle temperature in alta montagna, con minime sotto i -15 °C a 3000 metri e -5/-8 °C anche nei fondovalle intorno ai 1500 metri. Tuttavia le correnti settentrionali in quota e da est nei bassi strati non saranno favorevoli a piogge o nevicate significative in Piemonte e solo le zone alpine vedranno qualche spruzzata di neve oggi e soprattutto tra domani sera e giovedì, quando deboli rovesci potrebbero riuscire a imbiancare i fondovalle fino a 400 metri. Torino e le pianure rimarranno invece ancora all'asciutto con una parentesi soleggiata tra oggi pomeriggio e domattina e qualche piovasco con sfiocchettate a quote collinari solo giovedì sera. Nonostante il calo delle temperature di 10-15 °C rispetto alla scorsa settimana, con valori di almeno -5-6 gradi sotto media, un colpo di coda invernale a fine marzo non è così infrequente nel nostro clima: nel 2016 la neve imbiancò Torino il giorno 17 e si ricordano minime intorno o sotto lo zero nel 2018, 2009, 2008 e 1998.
Il clima tornerà più mite tra venerdì e sabato, ma tra fine mese e inizio aprile sembra profilarsi una fase spesso perturbata e piovosa, ma con nevicate solo in montagna.
Valentina Acordon
(la Repubblica 24 marzo)