22 MARZO 2020 - Collegamento via internet
PREGHIERA PER QUESTO TEMPO
GUIDA 1: O Dio, o Energia della Vita, siamo qui, distanti tra noi, ognuno nelle nostre case, ma vicini nel cuore e nel pensiero. Iniziamo questo momento di preghiera e riflessione con le parole di Isaia: “Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui.” (ISAIA 8, 17)
GUIDA 2: Isaia parla di un Dio che si nasconde, o forse siamo noi che fatichiamo a scorgerlo, a trovare un senso in tutto ciò che ci sta succedendo. Facciamo nostre le parole di Maria Grazia.
LETTORE 1: “Il monoteismo istituì il Sabato, che alla lettera non è giorno di festa ma di cessazione. La divinità prescrisse l'interruzione di ogni specie di lavoro, compresa la scrittura. E impose limiti alle distanze percorribili a piedi in quel giorno. Il Sabato, è scritto, non appartiene all'Adàm: il Sabato appartiene alla terra.
LETTORE 2: Questa ingiunzione di lasciarla respirare imponendosi arresto è stata ignorata. Non credo che la terra si riprenda i suoi Sabati sottratti. Credo invece che calpestare i Sabati produca le brusche sospensioni della nostra occupazione di pianeta. Per la terra è una tregua.
LETTORE 3: Certo è uno stato di eccezione e non si vede l'ora di arrestare l'epidemia e tornare al pieno ritmo precedente. Però il Sabato della terra semina insieme ai lutti uno spiraglio di diversa vita per i superstiti. Perché da ora in poi ognuno è uno scampato provvisorio. È un sentimento che mi avvicina di più a tutti quelli ai quali non posso stringere la mano”. (Erri De Luca, 18.03.2020)
LETTORE 4: «Quando l'epidemia finirà, non è da escludere che ci sia chi non vorrà tornare alla sua vita precedente. Chi, potendo, lascerà un posto di lavoro che per anni lo ha soffocato e oppresso. Chi deciderà di abbandonare la famiglia, di dire addio al coniuge o al partner. Di mettere al mondo un figlio o di non volere figli. Di fare coming out. Ci sarà chi comincerà a credere in Dio e chi smetterà di credere in lui». (David Grossman, 19.03.2020)
GUIDA 1: Leggiamo ora tutti insieme un Salmo che ci aiuta a immaginare un divino buono, presente, profondo, una fiamma positiva che sta nel cuore di ognuno di noi.
TUTTI: O Signore, la tua bontà giunge fino al cielo
e la tua fedeltà fino alle nuvole.
La tua giustizia s’innalza
come le montagne più alte,
i tuoi giudizi sono profondi
come il grande oceano.
O Signore, tu soccorri uomini e bestie.
O Dio, com’è preziosa la tua bontà!
Perciò i figli degli uomini
cercano rifugio all’ombra delle tue ali,
si saziano dell’abbondanza della tua casa,
e tu li disseti al torrente delle delizie.
Poiché in te è la fonte della vita,
e per la tua luce noi vediamo la luce.
Fa’ giungere la tua bontà
a quelli che ti conoscono
e la tua giustizia ai retti di cuore... (SALMO 36).
GUIDA 1: Ora, chi lo desidera, può esprimere un pensiero, una preghiera, un’emozione. Al termine di ogni intervento, chi ha parlato dice, per concludere:
Iniziamo con una poesia che ci propone Michele:
E la gente rimase a casaE lesse libri e ascoltò
E si riposò e fece esercizi
E fece arte e giocò
E imparò nuovi modi di essere
E si fermò
E ascoltò più in profondità
Qualcuno meditava
Qualcuno pregava
Qualcuno ballava
Qualcuno incontrò la propria ombra
E la gente cominciò a pensare in modo differente
E la gente guarì.
E nell’assenza di gente che viveva
In modi ignoranti
Pericolosi
Senza senso e senza cuore,
Anche la terra cominciò a guarire
E quando il pericolo finì
E la gente si ritrovò
Si addolorarono per i morti
E fecero nuove scelte
E sognarono nuove visioni
E crearono nuovi modi di vivere
E guarirono completamente la terra
Così come erano guariti loro.
“Grazia a voi e pace da Dio Padre/Madre”
GUIDA 2: Concludiamo questo momento con le parole di don Franco, leggendo tutti insieme:
“Prendiamo l’oggi, prendiamolo come un dono.
Carichiamolo di relazioni positive,
di silenzio, di preghiera, di concentrazione.
E’ nell’oggi che Dio ci viene incontro.
Signore guidaci dalla disperazione alla speranza,
dalla paura alla fiducia;
Signore guidaci dall’odio all’amore,
dalla guerra alla pace
Signore guidaci dal vuoto, alla scoperta della tua presenza;
Signore guidaci dalla morte alla vita, dalla falsità alla verità.
Signore, tu sei un Dio che ama, non un Dio che abbandona.
Io mi fido completamente di te”.