giovedì 5 marzo 2020

DIO PIANGE

A TUTTE LE TESSITRICI DEL MONDO
Dio è seduta e piange.
la meravigliosa tappezzeria della creazione
che aveva tessuto con tanta gioia è mutilata,
è strappata a brandelli, ridotta in cenci:
la sua bellezza è saccheggiata dalla violenza.
Dio è seduta e piange.
Ma, guardate, raccoglie i brandelli,
per ricominciare a tessere.
Raccoglie i brandelli delle nostre tristezze,
le pene, le lacrime, le frustrazioni
causate dalla crudeltà, dalla violenza,
dall'ignoranza, dagli stupri, dagli assassinii.
Raccoglie i brandelli di un duro lavoro,
degli sforzi coraggiosi, delle iniziative di pace, 
delle proteste contro l'ingiustizia.
Tutte queste realtà che sembrano piccole e deboli,
le parole, le azioni offerte in sacrifìcio,
nella speranza, la fede, l'amore.
Guardate!
Tutto ritesse con il filo d'oro della gioia.
Dà vita ad un nuovo arazzo,
una creazione ancora più ricca, ancora più bella
di quanto fosse l'antica!
Dio è seduta, tesse con pazienza, con perseveranza
e con il sorriso che sprigiona come un arcobaleno
sul volto bagnato dalle lacrime.
E ci invita a non offrirle soltanto i cenci
ed i brandelli delle nostre sofferenze 
e del nostro lavoro.
Ci domanda molto di più;
di restarle accanto davanti al telaio della gioia,
ed a tessere con lei l'arazzo della nuova creazione.
(M. Riensiru)