domenica 22 marzo 2020

UNA CONSIDERAZIONE ESSENZIALE

In questi giorni iorestoacasa ma confesso che non è tanto questo a crearmi disagio quanto il dover continuamente subire la retorica del "vinceremo" o del "ce la faremo" o del "andrà tutto bene" che in questi giorni spopola in rete e in tv. Mi chiedo come possa accettare quelle parole chi già oggi ha perso qualcuno di caro. Mi chiedo quanti potranno essere al massimo i morti perché alla fine si possa dichiarare vittoria contro il virus. Cinquemila, come sono già oggi e sarà ancora vittoria? Diecimila? Centomila?
Andremo a dirlo alla fine a chi avrà perso un figlio, un congiunto, un compagno, un amico? Gli diremo che abbiamo vinto, che ce l'abbiamo fatta, che è andato tutto bene?
Prima o poi, il virus scomparirà, non per un miracolo o per le nostre preghiere, ma per l'azione comune di tutti gli uomini impegnati, solidali o semplicemente rispettosi delle regole, che avranno trovato in loro stessi, nei loro diversi 'credi' le motivazioni, ma sarà comunque sconfitta.
Solo col tempo potremo capire come ne saremo usciti, quanto diversi nella nostra capacità di condivisione, di solidarietà, di fratellanza… in una parola, quanto l'uomo sarà "nuovo" nel dare un futuro all'umanità. Questo sì sarebbe un "miracolo".
Guido Piovano
Racconigi, 21 marzo 2020