Ogni cristiano dovrebbe cercare nella sua "carne", nella sua esistenza umana, di incarnare, cioè di dare concretezza, al messaggio di Dio testimoniato da Gesù di Nazareth. Gesù ha anche lui tentato di essere fedele a Dio. E davvero lo ha fatto in modo esemplare.
Ma c'è ancora chi pensa che incarnazione significhi che Gesù di Nazareth sia la comparsa di Dio in carne umana, cioè sia Dio, la seconda persona della trinità, quella invenzione ellenistica e dogmatica del Concilio di Costantinopoli del 381.
Gesù non è Dio, ma per noi cristiani è il testimone per eccellenza di Dio. Lo stesso Gesù pregava solo Dio.
Franco Barbero