domenica 22 marzo 2020

CHE PREZIOSO QUEL RICINO......

Ciao Franco
spero che tu e Fiore stiate bene , per quanto a casa.
Ho letto solo ora che chiedevi commenti da suggerirti..a me piacciono molto nel libro dell' Apocalisse le lettere alle sette chiese, ne ho letto il commento proposto da Ricardo Perez Marquez del Centro studi biblici di Montefano e mi sono divertita a indovinare a quale chiesa appartenga la nostra parrocchia, la nostra diocesi....

Vorrei proporti una mia riflessione, che da un po' mi gira in testa e che riguarda il libro di Giona.
Quasi a conclusione c'è scritto che Dio fa crescere un ricino....io mi fermo a questo gesto e penso questo:
Giona non ha chiesto nulla (neppure il cieco nato ha chiesto), ma Dio fa crescere un ricino per dargli riparo.
Credo che Dio, non con magie, ma attraverso sorelle e fratelli, prevenga i nostri bisogni...bisogna far silenzio..ascoltare e  guardare...e allora ci potremo accorgere che ci sono stati nella nostra vita gesti, parole che hanno prevenuto quei bisogni che, spesso, noi stessi non conoscevamo e non conosciamo....
Tanti anni fa quando venni a Livorno e conobbi Cristian , con lui facevo lunghe camminate nelle colline di Livorno,mi piaceva camminare in luoghi che non conoscevo e  niente altro.
Un paio d'anni dopo mi resi conto che uno dei miei bisogni più profondi era quello di demandare un po' di responsabilità.....di potermi affidare e fidare......
In quelle camminate Cristian andava avanti, io lo seguivo e basta....inconsapevolmente mi regalava un paio d'ore di stop......per quelle ore io potevo "staccare".
Penso che quello sia stato il  ricino che il Padre mi aveva regalato.........
Altri ricini sono nati e poi spariti in questi anni......l'importante credo sia di essere capaci sempre di dire grazie e basta, non "arrabbiarsi" come fece Giona perchè vengono poi a mancare...il dono l'abbiamo avuto e altri ne avremo e chissà se e quante volte possiamo essere noi stessi "ricino" per sorelle e fratelli...

Un abbraccio 

Stella