LA
DOPPIA EPIDEMIA
06-03-2020
- di: Domenico Gallo
«Se tu soffiassi nel
mio cuore
come un fantasma bianco al bordo della schiuma
in mezzo
al vento
come un fantasma scatenato in riva al mare
qualcuno
verrebbe forse
dalle cime delle isole
dal fondo rosso del mare
qualcuno verrebbe
qualcuno verrebbe…».
I dolci versi d’amore
di Saffo ci hanno fatto sempre immaginare l’isola di Lesbo come un
angolo di paradiso. Un paradiso che noi abbiamo trasformato in un
inferno per un popolo di disperati sfuggiti dall’orrore della
guerra siriana o dalla spietatezza dei talebani. Un inferno
presidiato dalle bande naziste di Alba dorata che attaccano i
profughi e bruciano il cibo, mentre la guardia costiera e la polizia
greca sparano sui migranti che osano attraversare la frontiera turca,
con i bambini che annegano nei tentativi di sbarco. Tutto questo
mentre nel campo di Moria ove vengono tenute ammassate come in un
lager oltre ventimila persone si potrebbe apporre l’incipit di
Dante Alighieri all’entrata dell’inferno: «lasciate ogni
speranza o voi che entrate».
In questi giorni, dopo
che Erdoğan ha aperto le porte dei suoi “centri di accoglienza”
intorno all’isola di Lesbo e alla frontiera nord-orientale della
Grecia, si sta consumando un dramma biblico con centinaia di migliaia
di profughi che cercano riparo in Europa dall’odio e dalla violenza
da cui sono fuggiti. Chiedono la salvezza, mentre la risposta che la
Grecia dà, in nome e per conto dell’Europa intera, sono il filo
spinato, le bastonate e i colpi di fucile. La risposta dell’ottuso
egoismo delle nazioni europee è: non c’è salvezza per nessuno!
Peccato che nessuno si
sia accorto che questi atti disumani, rappresentano inaccettabili
violazioni del principio del diritto internazionale del non
respingimento dei richiedenti asilo e rifugiati e del diritto d’asilo
previsto dalle Convenzioni internazionali, dalle Costituzioni e dalla
Carta di Nizza.
Certamente, in questi
giorni l’opinione pubblica è sbalordita, assiste con sgomento alla
geometrica potenza del morbo che ci affligge. In meno di due
settimane la progressione del COVID-19 è passata da pochi casi a
oltre tremila. I reparti di malattie infettive degli ospedali del
Centro-Nord sono prossimi alla saturazione, un centinaio di migliaia
di persone nelle zone rosse e fuori si trovano in una condizione di
isolamento simile agli arresti domiciliari, mentre con l’ultimo
decreto emesso nella giornata di ieri, sono state adottate delle
misure inusitate che il nostro Paese non ha mai conosciuto, neanche
in tempo di guerra, come la chiusura di tutte le scuole, dall’asilo
all’Università, e la sospensione di «manifestazioni ed eventi di
qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato».
Per spiegare queste misure il Presidente Conte ha diramato mercoledì
sera un videomessaggio alla nazione, chiedendo l’impegno di tutti
gli italiani per superare l’emergenza. È chiaro a tutti che
nessuno si può salvare da solo. Per debellare l’epidemia occorre
un grande impegno collettivo e occorre anche l’aiuto dell’Europa,
che deve allargare le maglie della borsa, perché l’Italia da sola
non ce la può fare.
Tuttavia l’epidemia
causata dal Coronavirus non è l’unico male che ci minaccia.
C’è un’altra
epidemia che soffoca l’Europa, come dimostrano le immagini che
giungono dalla frontiera greca. Il virus della disumanità sta
scavando profondamente nell’inconscio dei popoli europei e si sta
trasformando in una vera e propria epidemia, penetrando in profondità
nelle strutture politiche e culturali, rendendoci indifferenti alla
sorte del popolo dei profughi-migranti come accadde negli anni Trenta
del secolo scorso nei confronti del popolo ebraico discriminato con
le leggi razziali. È rimasto completamente inascoltato il grido del
Papa a Bari, il 23 febbraio: «A me fa paura quando ascolto qualche
discorso di alcuni leader delle nuove forme di populismo, e mi fa
sentire discorsi che seminavano paura e poi odio nel decennio ’30
del secolo scorso».
Resta la domanda: una
civiltà che precipita un popolo di profughi nell’area dei
sommersi, ha le risorse morali per salvarsi dal virus del
pipistrello?
Volerelaluna 6/3