L'opinione
Aringhe contro l'estrema destra
Era difficile trovare un momento migliore per scendere in piazza contro il deterioramento del clima politico in Finlandia. In occasione del 75° anniversario della liberazione di Auschwitz, i neonazisti hanno distribuito volantini antisemiti e bruciato una bandiera di Israele a Tampere, nel centro della Finlandia. A Turku una sinagoga è stata imbrattata con vernice rossa. Il movimento delle aringhe (silakkaliike) è stato fondato alla fine del 2019, e il loro primo evento pubblico si è svolto nell'ombra di questi eventi.
Robert Stark, Neues Deutschland, Germania
(Internazionale 1345, 14 febbraio 2020)
Aringhe contro l'estrema destra
Era difficile trovare un momento migliore per scendere in piazza contro il deterioramento del clima politico in Finlandia. In occasione del 75° anniversario della liberazione di Auschwitz, i neonazisti hanno distribuito volantini antisemiti e bruciato una bandiera di Israele a Tampere, nel centro della Finlandia. A Turku una sinagoga è stata imbrattata con vernice rossa. Il movimento delle aringhe (silakkaliike) è stato fondato alla fine del 2019, e il loro primo evento pubblico si è svolto nell'ombra di questi eventi.
Il 1 febbraio il movimento ha raccolto almeno mille persone nel centro di Helsinki. Armate di striscioni e ombrelli, le aringhe si sono ritrovate tra il parlamento e la biblioteca Oodi. "Se il tempo non fosse stato così brutto sarebbe venuto almeno il doppio delle persone", dice la portavoce del movimento, Katriina Valli.
Ispirate dalle sardine italiane, le aringhe sono un movimento civile pacifico e non politicizzato, ma chiaramente antifascista. Su Facebook il gruppo ha più di ventimila follower. In molte città organizza incontri in cui si parla di hate speech, notizie false e verifica delle fonti. I prossimi eventi pubblici sono previsti a marzo, ma secondo Valli la forza del movimento è nei suoi gruppi locali. Alla manifestazione di Helsinki molte persone sono venute da fuori città.
Il clima politico in Finlandia è cambiato, diventando sempre più polarizzato, da quando il governo di centrosinistra si è insediato, a giugno. Il partito di destra dei veri finlandesi è in testa ai sondaggi da mesi. Il dibattito sul possibile rimpatrio di circa quaranta mogli e figli di combattenti del gruppo Stato islamico dalla Siria ha provocato reazioni molto accese. Valli precisa che il movimento non è rivolto contro nessun partito, ma contro il razzismo in generale. I veri finlandesi però si sono sentiti chiamati in causa, e il loro leader Jussi Halla-Aho ha più volte attaccato il movimento.
Robert Stark, Neues Deutschland, Germania
(Internazionale 1345, 14 febbraio 2020)