martedì 10 marzo 2020

MARIA NON CONOSCE LA MADONNA

Tra i tanti dibattiti e incontri "saltati" per il coronavirus ce n'è uno che cercherò di riproporre: "Maria di Nazareth ci assicura che non ha nulla  in comune con le varie Madonne".
Si tratta di un percorso storico e biblico in cui documento come, a partire della patristica, cioè degli antichi scritti del 3°e 4°secolo, si costruiscano miti e leggende che strapperanno Maria di Nazareth dal suo contesto di donna ebrea, sposa, madre di Gesù e di una numerosa famiglia.
Il mito della verginità si affermerà sempre di più con la crescita della misoginia, della sessuofobia che esplosero in modo esponenziale dal quarto secolo, fino ad arrivare al dogma del 431 in cui la vergine Maria viene proclamata madre di Dio.
Maria nell'arte paleocristiana dei secoli IV, V, VI apre la porta ad una produzione artistica immensa tutta funzionale al dogma e in larga misura canalizzata su commissione della gerarchia...Si tratta dei secoli di iconografia e iconologia mariana con diffusione capillare ovunque arrivasse il cristianesimo...
La documentazione è infinita fino al volto di una vergine  celestiale, regina del cielo e della terra, assunta in cielo nella gloria degli angeli e dei santi.
Preghiere, inni, dipinti che hanno instaurato una devozione che si è trasformata in idolatria.
Le ultime "trovate" sono le "apparizioni" in cui la Madonna appare o lacrimante o misericordiosa o ammonitrice.
La mariologia è diventata mariolatria e negli ultimi due secoli il cattolicesimo ha inventato un vero e proprio "madonnismo", cioè una madonna che soccorre in ogni bisogno umano, madonna della grazia e delle grazie, patrona e icona universale, bianca, nera e meticcia.
Questo "madonnismo dei miracoli" è diventato talmente centrale da fungere da pilastro del cattolicesimo stesso in molte sue espressioni.
Dietro questo percorso, che illustrerò più ampiamente in un mio prossimo libro, spesso Dio passa in seconda fila e Gesù in terza. La realtà di Maria di Nazareth scompare totalmente, rimpiazzata dal falso storico delle infinite madonne e da una "pietà popolare" che esalta una donna fino a farne una semidea per poi negare la dignità e i diritti delle donne reali nella chiesa e nella società.
Maria di Nazareth è violentata ed abusata nella sua realtà di donna e di credente, usata per mantenere il popolo di Dio legato ad esperienze infantilizzanti.  Ma, è ovvio che questo castello mariano, totalmente estraneo alla storia e alla fede, sia tuttora molto caro all'istituzione cattolica ufficiale.
Bisognerebbe avere il coraggio di riconoscere le mille falsificazioni compiute nei secoli e di denunciare il commercio e gli affari che girano attorno al culto idolatrico delle mille madonne.
Io amo la persona, la storia e la fede di Maria di Nazareth. Per questo, come teologo, sento il dovere di fornire rigorose documentazioni per liberare Maria di Nazareth dalle falsificazioni che le gerarchie ecclesiastiche hanno sempre incoraggiato.
La conoscenza biblica e la documentazione storica fanno bene alla fede, ma spaventano chi vende per fede delle superstizioni.
Per questo motivo, ad ogni festività mariana, da anni su questo blog documento la creazione dei dogmi e gli studi che nei secoli ci hanno portato a riscoprire la vera Maria.
Franco Barbero