martedì 17 marzo 2020

QUANDO QUALCOSA CI MANCA NASCONO PROPOSTE DIVERSE

Leggete Giovanni 6 e Matteo 14 e paralleli….
Ho notato ieri che molte cose ci mancano.

Intanto non mi sono per nulla annoiato. Ho persino fatto in questi giorni, qualche partita alle carte con Fiorentina e la notizia che Lella è diventata nonna per la seconda volta, con la nascita di Leonardo, ha fatto circolare tanta gioia.
Inoltre la notizia della "guarigione" di Angelo Paoletti  e il sentirlo al telefono dalla sua camera di ospedale ci ha fatto crescere il desiderio di rivederlo presto.
E poi… mi sono dedicato con più intensità al blog, al silenzio, alla preghiera personale e allo studio di alcuni libri. 
E poi ho avuto modo di completare la scelta delle letture bibliche del mio funerale e alcune preghiere per quel momento comunitario. 
Tra una telefonata e l’altra, il ponte relazionale regge bene. Poi, a dirla tutta, non mi è mancato un pungente ed ostinato mal di schiena, che da molto tempo già alle ore 4 mi annuncia l’arrivo del nuovo giorno. Se questo mi mancasse, non ne soffrirei la mancanza.

Colui che non esperimenta mai la realtà della mancanza, colui che ha tutto e pensa di potersi permettere, è un homo insipiens che si pensa progettatore di un transumanesimo sconfinato. Invece credo che queste mancanze che esperimentiamoci aiutino a trovare un umanesimo essenziale, quello che si sente inserito nel tutto, forte e partner, che riconosce il bisogno degli altri e accoglie la propria fragilità come costitutivo essenziale della felicità possibile. C'è un brano del Vangelo, che tutti conosciamo, che stimola a fare della mancanza il momento in cui nascono nuove idee e nuove pratiche di vita. 
Ricordate quel Matteo 14 e Giovanni 6 in cui viene a mancare il cibo alla folla che seguiva Gesù? I commentatori miracolistici ce la contavano soave, in modo magico. Secondo loro, Gesù avrebbe fatto la magia della "moltiplicazione dei pani e pesci". 
Per nulla...
Gesù compie un percorso diverso: cerca di raggiungere il cuore delle persone e convincerle a tirar fuori le loro scorte di viaggio e metterle in comune. Gesù riesce a toccare i cuori: gli "zainetti " si aprono e, dice il Vangelo, poterono mangiare tutti….
Ecco, fu una situazione di mancanza che fece germinare una bella idea e soprattutto una pratica di vita fondamentale. 
In questi giorni in cui ci manca la possibilità di incontrarci fisicamente stiamo inventando nuove strade di comunicazione scritta e verbale.
E' in questo contesto che è nata l'idea della comunità di Piossasco  di mettere in circolo riflessioni e preghiere-
Franco Barbero