Il giardino di Eden è il nostro mondo e noi siamo Adamo ed
Eva quando Dio dice: “Abbi cura del giardino e proteggilo sta anche
dicendo abbi cura del tuo mondo e proteggilo”. Stando a un racconto
midraschico Dio mostrò ad Adamo e a Eva il giardino di Eden e disse:
“Ho fatto tutte queste cose per voi e quindi vi prego abbiatene
molta cura se lo rovinate non ci sarà nessuno proprio nessuno che
potrà ripararlo se non voi” (Qohèlet Rabbat 7,13).
Quando vedete una cosa
rotta aggiustatela.
Quando trovate una cosa smarrita restituitela.
Quando vedete che una cosa deve essere fatta fatela.
In questa
maniera vi prenderete cura del vostro mondo e riparerete la
creazione. Se tutti facessero così, il mondo sarebbe veramente un
giardino di Eden come Dio comanda. Se le cose rotte venissero
riparate, allora tutti e tutto si riunirebbero come i pezzi di un
gigantesco puzzle. Ma, affinché la gente incominci il grande compito
della riparazione del creato, deve per prima cosa ammettere di non
averne ancora la responsabilità".
Il brano di richiamo alla
responsabilità è preso da: Il rabbino Kushner “Con gli occhi
della mente”. Un invito a crescere oggi nella nostra responsabilità
personale e comunitaria.
Il brano, come molti altri racconti biblici, vuole sollecitare in noi la consapevolezza del fatto che la nostra vita è un dono che si intreccia con mille altri doni.
La consapevolezza dei doni che riceviamo, cambia radicalmente il nostro modo di vivere le relazioni con le persone e con le cose. I doni vanno custoditi e non calpestati.
Franco Barbero