martedì 17 marzo 2020

RACCONTO SAPIENZIALE

Le storie della Bibbia ebraica si ripetono continuamente nella vita di ognuno. 
Il giardino di Eden è il nostro mondo e noi siamo Adamo ed Eva quando Dio dice: “Abbi cura del giardino e proteggilo sta anche dicendo abbi cura del tuo mondo e proteggilo”. Stando a un racconto midraschico Dio mostrò ad Adamo e a Eva il giardino di Eden e disse: “Ho fatto tutte queste cose per voi e quindi vi prego abbiatene molta cura se lo rovinate non ci sarà nessuno proprio nessuno che potrà ripararlo se non voi” (Qohèlet Rabbat 7,13). 
Quando vedete una cosa rotta aggiustatela. 
Quando trovate una cosa smarrita restituitela. 
Quando vedete che una cosa deve essere fatta fatela. 
In questa maniera vi prenderete cura del vostro mondo e riparerete la creazione. Se tutti facessero così, il mondo sarebbe veramente un giardino di Eden come Dio comanda. Se le cose rotte venissero riparate, allora tutti e tutto si riunirebbero come i pezzi di un gigantesco puzzle. Ma, affinché la gente incominci il grande compito della riparazione del creato,  deve per prima cosa ammettere di non averne ancora la responsabilità". 
Il brano di richiamo alla responsabilità è preso da: Il rabbino Kushner “Con gli occhi della mente”. Un invito a crescere oggi nella nostra responsabilità personale e comunitaria.

Il brano, come molti altri racconti biblici, vuole sollecitare in noi la consapevolezza del fatto che la nostra vita è un dono  che si intreccia con mille altri doni. 
La consapevolezza dei doni che riceviamo, cambia radicalmente il nostro modo di vivere le relazioni con le persone e con le cose. I doni vanno custoditi e non calpestati.
Franco Barbero