sabato 11 aprile 2020

DOMENICA 12 APRILE: EUCARESTIA DI PASQUA ORE 15,30


Comunità cristiana di base di Pinerolo, via Città di Gap 13
Pasqua 2020
 
NON C'E' PASQUA SENZA "PASSAGGIO"

 
P. Saluto all'assemblea

G. "Alleluia! Alleluia! Alleluia!
Togliamo via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, perché siamo azzimi.
Infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità" (1° Cor. 5,7-8).

T. Lode a Te, o Dio,
che hai dato una vita nuova a Gesù.
Possano le nostre opere
cantare la Tua lode nel mondo.
Ti benedica tutta la terra,
tutto il creato canti la Tua gloria.

P. Come tenere insieme nel vivere di ogni giorno la risurrezione di Gesù e la nostra?
Continua, o Padre, ad essere la nostra risurrezione,
risuscitandoci dalle nostre stanchezze e sonnolenze,
dai nostri tradimenti più o meno camuffati,
Tu che conosci meglio di noi l'umana fragilità.
Soprattutto metti la Tua speranza nei cuori e nelle mani
di coloro che gemono nell'oppressione più brutale;
apri per loro sentieri di giustizia e di libertà,
Tu che sai prendere per mano i deboli della terra.
La gioia della risurrezione di Gesù è visibile là
ove popoli oppressi, come risorti, balzano da nuovi protagonisti
dal letto della schiavitù e dal letargo dell'oppressione
per affacciarsi con speranza ad una vita nuova.

G. Come i pellegrini che compivano il loro viaggio verso Gerusalemme, Ti rivolgiamo la preghiera che accompagna i nostri giorni e riconosciamo che Tu sei la lampada che illumina il sentiero della nostra vita.

T. Luce ai miei passi è la Tua parola, lampada che illumina il mio sentiero, o Dio.

L1 "Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce" (Isaia 9,1)

L2. "Se tu soccorri l'afflitto e il bisognoso, allora la tua luce vincerà sulle tenebre e la tua oscurità sarà come luce di mezzogiorno".

G. Ora, per esprimere che Dio è, attraverso Gesù, la luce della nostra vita, portiamo sulla mensa ed accendiamo la candela pasquale.
Si accende la candela e si sosta in silenzio


CANTO
P. Con questa preghiera corale e litanica ora invochiamo Dio perché davvero la Sua luce ci dia pace e fiducia nel cammino

T. Signore, dacci oggi dei cuori pieni di riconoscenza per Te. Fa' che ci perdoniamo ed accogliamo gli uni e le altre come Tu accogli e perdoni noi. Liberaci dalle agitazioni non necessarie, dalle parole inutili che ci impediscono di fare spazio ai fratelli ed alle sorelle e di ricevere da Te la Parola di sostentamento per la nostra vita.

G. Per i giorni in cui aspettiamo che siano sempre gli altri a muoversi, a fare anche per noi… noi ti preghiamo

T. Dio che ci accogli e ci accompagni

G. Per i giorni in cui ci lasciamo prendere dalle "cose" o ci tuffiamo in esse, proprio per non ascoltare la Tua parola … noi Ti preghiamo

T. Dio che ci accogli e ci accompagni

G. Per i giorni in cui sembra che il mondo inizi e finisca all'uscio di casa nostra e facciamo del quotidiano la nostra prigione … noi Ti preghiamo

T.
Dio che ci accogli e ci accompagniG. Per i giorni in cui dal tesoro del nostro cuore e della nostra esperienza tiriamo fuori solo notizie e messaggi di morte e di stanchezza … noi Ti preghiamo

T. Dio che ci accogli e ci accompagni

G. Per i giorni in cui, di fronte a tutte le ingiustizie e le violenze del mondo, non abbiamo avuto fede in te, e abbiamo pensato che Tu, Padre, ti fossi ritirato dal mondo, disgustato di averlo creato così, e ci avessi lasciati soli … noi Ti preghiamo

T. Dio che ci accogli e ci accompagni

G. Per i giorni in cui ci fai il dono di sentire la tua presenza nel mondo e nei nostri cuori… noi Ti ringraziamo

T. Dio che ci accogli e ci accompagni

G. Per questo nostro tempo, per noi dentro questo tempo: perché riceviamo i giorni da Te e li amiamo affidando alla tua bontà l'opera delle nostre mani e i desideri dei nostri cuori… noi Ti preghiamo

T.  Dio che ci accogli e ci accompagni

G. Perché, in totale umiltà, ci ricordiamo che ciascuno e ciascuna di noi può essere un raggio di luce per qualcuno che abita nella disperazione, nella solitudine, nella malattia…noi Ti preghiamo

T. Dio che ci accogli e ci accompagni

G. Perché non ci dimentichiamo mai che Tu sei il giardiniere dei nostri cuori, che irrighi le zolle aride e puoi far scaturire sorgenti dal deserto… noi Ti preghiamo

T. Dio che ci accogli e ci accompagni.

Preghiera di Maria VassalottiLode al Dio della vita:
Io credo in Dio, amore infinito,
Meraviglia Primeva che esprime
straordinariamente se stesso
nell'evoluzione del cosmo e dell'uomo.
E credo in Gesù Cristo, nostro Messia,
immagine umana singolare di Dio,
nato da genitori umani,
eppure interamente frutto
dell'iniziativa di salvezza di Dio.
Che ha accettato di soffrire e di morire,
è stato crocifisso per ordine di Ponzio Pilato.
E' morto ed è stato sepolto,
ma è tuttavia pienamente vivo,
perché immerso in Dio,
divenuto così una forza di completa guarigione,
che condurrà l'intera comunità al compimento.
Io credo nell'attività ispiratrice.
del santo spirito di vita di Dio,
e nella comunità mondiale in cui Gesù Cristo vive,
e nell'offerta di Dio di guarirci
e trasformarci in veri esseri umani.
E nel futuro divino del genere umano,
un futuro di vita
Amen

P. Ma Pasqua significa "passaggio dalla schiavitù alla libertà". Dice l'ebreo: "ognuno consideri che oggi esce dall'Egitto, dalla casa di schiavitù".
Dio ha fatto "uscire" Gesù dal potere della morte. E noi, ciascuno/a di noi, è invitato ad attraversare qualche Mar Rosso, qualche idolatria, qualche egoismo, qualche indifferenza.
G. Il segno che abbiamo scelto e che siamo invitati/e a compiere personalmente, uno dopo l'altro, è simbolicamente espressivo di un "passaggio" che ci riguarda. Toccando con la mano l'acqua della bacinella, simbolo del Mar Rosso, esprimiamo a Dio silenziosamente la volontà di essere da lui sostenuti in qualche particolare "passaggio" di conversione e di liberazione. Ognuno pensi al "suo" passaggio.

Ognuno passa davanti alla bacinella e tocca l'acqua
CANTO
LETTURA BIBLICA – Luca cap. 24,1-12
Il primo giorno della settimana, di buon mattino le donne andarono al sepolcro di Gesù, portando gli aromi che avevano preparato per la sepoltura. Videro che la pietra che chiudeva il sepolcro era stata spostata. Entrarono nel sepolcro, ma non trovarono il corpo del Signore Gesù.
Le donne stavano ancora lì senza sapere che cosa fare, quando apparvero loro due uomini con vesti splendenti. Impaurite, tennero la faccia abbassata verso terra. Ma quegli uomini dissero loro: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” Egli non si trova qui ma è risuscitato! Ricordatevi che ve lo disse quando era ancora in Galilea. Allora vi diceva: “E’ necessario che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai nemici di Dio e questi lo crocifiggeranno. Ma il terzo giorno risusciterà”.
Allora le donne si ricordarono che Gesù aveva detto quelle parole. Lasciarono il sepolcro e andarono a raccontare agli undici discepoli e a tutti gli altri quello che avevano visto e udito. Erano Maria, nativa di Màgdala, Giovanna e Maria, madre di Giacomo. Anche le altre donne che erano con loro riferirono agli apostoli le stesse cose.
Ma gli apostoli non vollero credere a queste parole. Pensavano che le donne avevano perso la testa.
Pietro però i alzò e corse al sepolcro. Guardò dentro, e vide solo le bende usate per la sepoltura. Poi tornò a casa pieno di stupore per quello che era accaduto.

PREDICAZIONE
Intervento di Gilda
INTERVENTI LIBERI

MEMORIA DELLA CENA
T. In questa cena del Signore, pasto della riconciliazione e della fraternità, noi assaporiamo la gioia di essere inseriti nella storia di un popolo il quale è chiamato ogni giorno a costruire libertà e a seminare speranza nei rapporti tra le persone.T. Gesù prese del pane e, dopo aver alzato gli occhi al cielo per benedire il Tuo nome, o Padre, lo spezzò e lo distribuì dicendo: “Prendete e mangiatene tutti. Questo spezzare il pane tra di voi, sotto lo sguardo di Dio, vi ricordi che tutto viene da Lui e che io ho cercato ogni giorno di condividere, di “spezzare” tutto ciò che ho ricevuto dalle Sue mani”. Poi prese la coppa del vino e ancora una volta si rivolse a Te per lodarTi con tutto il suo cuore e, porgendola a bere, disse: “Questo vino vi ricordi che per essere fedele a Dio ho affrontato l’ingiustizia e il potere fino a perdere la mia vita, a versare il mio sangue. Quando vi riunirete per mangiare questo pane e bere questo vino, quando soprattutto cercherete di “condividere” i doni che Dio vi ha fatto, allora sarete miei discepoli, allora davvero vi ricorderete di me”.

COMUNIONE
CANTO
G. Possiamo ora condividere le nostre preghiere personali che concluderemo con il Padre nostro

L. 1 PADRE NOSTRO (scritto da una Comunità di Base brasiliana e adottato dalle Comunità di Base nicaraguensi)
Nostro Padre e Madre che stai per le strade,
nella nostra vita quotidiana e nelle nostre lotte;
che il tuo nome e il tuo messaggio
vengano riconosciuti,
che si faccia la tua giustizia,
che si viva la condivisione che tu ci hai proposto,
che gli sfruttati del mondo abbiano il pane,
che gli oppressi abbiano una dignità.
Dacci la forza di continuare quello che tu hai cominciato.
Mostraci come costruire una nuova società
nella quale gli uomini e le donne
vivano le nuove relazioni sociali.
L. 2 Liberaci dalla nostra auto-sufficienza
e dalla sete di potere.
Fa che continuiamo ciò che Gesù ci insegnò
con gesti di condivisione e solidarietà;
che lo sguardo di Gesù ci aiuti a superare le barriere.
Dacci la forza ed il coraggio
di superare l'attrazione del denaro e dei privilegi.
Dacci la forza di resistere
alla società del consumo e delle false sicurezze.
Infondici una solidarietà a tutta prova. Amen.
BENEDIZIONE FINALE
P. Spero nel Signore, che io non resti confuso.
Signore, tutto mi parla di te, ma per quanto aguzzi lo sguardo, non riesco a vederti.
Mi hanno detto di non cercarti tanto nei libri dei filosofi, le loro parole troppo difficili possono diventare come grovigli di rovi dove la tua Parola si impiglia e si lacera. Aiutami a cercarti nei pensieri della piccola gente.
T. Mi hanno detto invece di cercarti negli occhi dei bimbi che non hanno nulla, eppure ti donano un sorriso; di cercarti negli occhi delle donne dei villaggi sulle Ande, che hanno detto: basta ad ogni sfruttamento e vivono e lottano per una nuova dignità ed una nuova speranza.
T. Speranza: ecco il tuo nome. Signore, non continuare a rimanere nascosto, fatti sentire, vinci la nostra sordità e cecità.
Non lasciare che la speranza sia derisa da chi crede soltanto nei soldi e nell'apparire, o che si riduca a facile e passeggera illusione.
Dacci braccia robuste, badili, carriole, pietre e cemento per costruire la speranza insieme ai più poveri del mondo.

G
. “Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi.
Cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là.
Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai.
A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare".
(E. Galeano)

G. Terminiamo facendo risuonare tra noi il canto profetico di Zaccaria
(Un fratello legge Luca 1,67-79) che ci aiuta a guardare avanti.
Allora Zaccaria, suo padre, fu riempito di Spirito Santo e si mise a profetare:
Benedetto il Signore, il Dio d’Israele:
è venuto incontro al suo popolo,
lo ha liberato.
Per noi ha fatto sorgere
un Salvatore potente
tra i discendenti di Davide, suo servo.
Da molto tempo lo aveva promesso
per bocca dei suoi profeti.
Ci ha liberato dai nostri nemici
e dalle mani di tutti quelli che ci odiano.
Ha avuto misericordia dei nostri padri,
è rimasto fedele alla sua alleanza.
Ha giurato ad Abramo, nostro padre,
di strapparci dalle mani dei nemici.
Ora possiamo servirlo senza timore,
santi e fedeli a lui per tutta la vita.
E tu, figlio mio,
diventerai profeta del Dio Altissimo:
andrai dinanzi al Signore
a preparargli la via.
E dirai al suo popolo
che Dio lo salva e perdona i suoi peccati.
Il nostro Dio è bontà e misericordia:
ci verrà incontro dall’alto,
come luce che sorge.
Splenderà nelle tenebre per chi vive
all’ombra della morte
e guiderà i nostri passi sulla via della pace”.
P. “Tieni viva la tua fiamma
che risplenda nella notte.
Il Signore sta arrivando,
la fatica finirà!
O fratello, o sorella NO,
tu non devi rinunciare:
O fratello, o sorella NO,
perché la fatica finirà”.
T. O Signore,
olio per le nostre lampade
sia la Tua Parola.


Comunità cristiana di base
Pinerolo, Via Città di Gap,13
12 aprile 2020
PASQUA DI RISURREZIONE