domenica 12 aprile 2020

TESTIMONIANZA DI UN PARROCO: NOSTRO AMICO

UNA  DIFFICILE E LENTA RISURREZIONE PASQUALE 2020 Carissimi parrocchiane e parrocchiani, amiche e amici tutti, cristiani o diversamente credenti, a poche ore dalla celebrazione della Pasqua, vi raggiungo per un augurio semplice e cordiale. Ho viaggiato molto in questi due mesi costretto a casa, ho percorso tantissime volte le identiche strade passando davanti alle vostre abitazioni immaginando e ricordando il vissuto delle tante persone di ieri e di oggi. Sono andato anche fuori dai confini del territorio, in paesi lontani ove con parenti e amici viviamo la comunione e l’amicizia. Ci siamo raggiunti virtualmente, a volte con telefonate o con scritti per informarci ed esprimere la nostra vicinanza e partecipazione condividendo il nostro sentire. Non è mancata la preghiera a sostegno di quanti sono stati o sono segnati da piccole o grandi croci, per quanti anziani o ancora ammalati guardano al domani con speranza certa di un futuro meno crudele. Noi e l’intera umanità è attraversata da questa durissima, e credo non del tutto inaspettata, pandemia. Ci accomuni la stessa fragilità e la stessa collaborazione responsabile per poter quanto prima riprendere una vita possibilmente più normale e meno competitiva di come ci eravamo abituati e in parte costretti. Ho ricordato e ricordo i vostri e i nostri cari. E con poche e semplici parole auguro a voi singolarmente, ai vostri familiari, amici e vicini di casa una Pasqua di Risurrezione che coinvolga ciascuno nel sognare e voler creare relazioni radicalmente nuove. Ai ragazzi e ai genitori un invito a non aver paura dei cambiamenti, ma a trasformarli in opportunità incominciando a sognare anche un cammino nuovo per vivere la fede.
 Nell’attesa di poterci reincontrare presto e di volerci raccontare come abbiamo vissuto questo isolamento forzato e creativo, vi saluto con un abbraccio e un saluto fecondo per chi ne ha più bisogno.
 don Mario Marchiori, parroco