mercoledì 1 aprile 2020

Vocabolario
l'indifferenza anticamera di barbarie

«L'indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c'è limite all'orrore. Indifferente e complice. Complice dei misfatti peggiori. Oggi tocca ai migranti». Sono alcune parole della definizione d'autore che la senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell'Olocausto e testimone della Shoah italiana, ha scritto per il vocabolario Zingarelli 2020. Parole non dissimili da quelle pronunciate all'Angelus del 26 gennaio da Papa Francesco: «Domani ricorre il 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Davanti a questa immane tragedia, a questa atrocità, non è ammissibile l'indifferenza ed è doverosa la memoria. Domani siamo tutti invitati a fare un momento di preghiera e di raccoglimento, dicendo ciascuno nel proprio cuore: mai più!». L'indifferenza deriva anche dalla superficiale conoscenza della storia politica. «In Italia la persecuzione degli ebrei non fu, come a qualcuno piace ancora pensare, 'all'acqua di rose'», lo sottolinea Sergio Mattarella celebrando al Quirinale il Giorno della memoria. Il Presidente ricorda che «le leggi razziali, in Germania - come quelle fasciste in Italia - negavano agli ebrei l'istruzione, l'affettività, il lavoro, la proprietà, la casa, la cittadinanza e i diritti. Negare l'umanità per poi sopprimere. E tutto questo avveniva nell'indifferenza di tanti. L'indifferenza: anticamera della barbarie». Il virus del razzismo non è confinato a una sola dimensione storica, ma attiene strettamente all'uomo. È debellabile, riguarda il destino stesso del genere umano».
a cura di Anna Portoghese

(Rocca, 1 marzo 2020)