giovedì 14 maggio 2020

1945

di Costanzo Liprandi (dalla raccolta "Uomo", 1999 - 2° Edizione)

 

E respiravi parole di vento

sognando la libertà

e immaginavi viaggi senza frontiere

scritti senza censura

pensieri senza catene.

Incontrarsi per la strada

d'opinioni diverse

di colori contrastanti

ed abbracciarsi

fratello col fratello

non più Caino per un posto al sole.

Sole di tutti

sulle scogliere del mondo.

E intanto abbassavi la testa

per non vedere l'impiccato,

ma quel corpo penzolava nella notte

tra rabbia e speranza.

 

E il pane era di tessera

e il grano all'ammasso

e i cibi senza sale

e il latte senza zucchero.

 

Ma quando la sera

si oscuravano le finestre

per continuare la vita

alla tremolante luce

del lume a petrolio

"Beppino" il partigiano

liberava sogni di libertà

e noi recitavamo

rosari di pace.

E un giorno lo vidi partire

con altri nel sole del mattino.

Quattro non tornarono più.

Ma due giorni dopo

ero un bambino libero:

potevo inventare la vita.


(da Insonnia mensile di Racconigi, maggio 2020, pag. 3 - contatti@insonniaracconigi.it)