sabato 23 maggio 2020

I NOSTRI "TERRITORI UMANI"

Le preoccupazioni sull'immediata ripresa sono più che comprensibili. Piccole aziende hanno l'acqua alla gola. Parecchie famiglie sono a rischio povertà o hanno già varcato la soglia.
Ma in questa ripartenza, con tutti gli sforzi di milioni di persone di buona volontà, il pericolo che tutto o quasi,  possa ritornare come prima. 
Se la questione centrale è lo stile di vita, la "vita sociale" si orienterà nella direzione di una inversione di marcia?
Abbiamo capito che il nodo sta proprio lì?
Spero che non abbia ragione Umberto Galimberti su Repubblica di oggi, sabato 23  maggio secondo il quale "non cambierà nulla e torneremo al precedente stile di vita con la foga di chi ha vissuto un periodo di astinenza".
Troppi segnali sembrano dargli ragione.
Nei laboratori del futuro trovo ancora troppo passato.
Franco Barbero