venerdì 10 luglio 2020

CANONE PER LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA


VENERDI' 10 LUGLIO.

La difficile “arte” del seminare

P. Saluto all'assemblea

G. Fratelli e sorelle, raccogliamoci in silenzio, apriamo i nostri cuori e ridestiamo in noi l'attesa. Sempre noi viviamo al cospetto di Dio: prendiamone coscienza in modo concreto, cercandolo nella vita di ogni giorno, nella Scrittura, nelle persone che incontriamo …

Pausa di silenzio

  1. Signore, Tu sei il seminatore di speranza e di vita.
    Questa umanità ha bisogno di Te, ma stenta a riconoscertTi.
  2. I sentieri del nostro vivere quotidiano sembrano fatti apposta per indurre i nostri cuori e i nostri corpi alla stanchezza e alla sfiducia.
  3. Raccoglici e accoglici , o Dio, attorno alla Tua Parola. Donaci di gustare l'avventura nella quale siamo, pur con fatica, impegnati per progredire nella sequela di Gesù di Nazaret.
Ascoltiamo ora la lettura del brano tratto dal Vangelo di Matteo 13,1-23

1Quel giorno Gesù uscì di casa e si sedette in riva almare.2.Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia.
3 Egli parlò loro di molte cose in parabole.
E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4 E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. 5 Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. 6 Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. 7 Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. 8 Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. 9 Chi ha orecchi intenda».10 Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».11 Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. 12 Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 13 Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. 14 E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:Voi udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.
15 Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani
.16 Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. 17 In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l'udirono!18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore: 19 tutte le volte che uno ascolta la parola del regno e non la comprende, viene il maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. 20 Quello che è stato seminato nel terreno sassoso è l'uomo che ascolta la parola e subito l'accoglie con gioia, 21 ma non ha radice in sé ed è incostante, sicché appena giunge una tribolazione o persecuzione a causa della parola, egli ne resta scandalizzato. 22 Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l'inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto. 23 Quello seminato nella terra buona è colui che ascolta la parola e la comprende; questi dà frutto e produce ora il cento, ora il sessanta, ora il trenta».
Predicazione di Franco Barbero
Interventi liberi.
G. Fratelli e sorelle, riceviamo dalla mano di Dio questa giornata di riposo. Accogliamo il dono del senso della vita che ci viene dal Signore. La consapevolezza d'essere chiamati a percorre la strada di Gesù, si traduca per ciascuno e ciascuna di noi in scelte concrete.
  1. Resta con noi, o Dio, nelle varie stagioni della vita: quando nuove esperienze ci inebriano e ci appassionano, e sentiamo la vita pulsare ma anche quando la fatica e l'incertezza ci spengono il sorriso.
  2. Sovente siamo una terra arida, dura, come la pietra. Anche la Tua Parola non riesce a fecondare, a penetrare. Ma vogliamo ancora fidarci di Te, della Tua promessa. Tu sei più grande anche della Tua Parola
T. Eccoci alla memoria di quella cena che Gesù mangiò, poco prima di essere ucciso, con le sue discepole e i suoi discepoli. Gesù, che non aveva mai vissuto solo per se stesso, prese del pane ne porse a tutti perché mangiassero:”Prendete e mangiatene tutti: la mia vita è stata messa a disposizione . Ogni volta che spezzerete il pane lo farete in mia memoria. Poi prese la coppa del vino: Prendete e bevetene tutti. Questo vino vi ricordi che la fedeltà al Padre e ai fratelli mi ha preso persino il sangue. Fate questo per tenere vivo il ricordo di me”.
P. Preghiera di condivisione
Comunione: spezziamo il pane come ha fatto Gesù.
Questo gesto ci aiuti a praticare nella nostra vita la condivisione dei doni che abbiamo ricevuto da Dio nostro creatore.
G.Per iniziare le preghiere spontanee recitiamo il Padre Nostro
  1. Padre nostro che sei nei cieli
    Venga il tuo regno e si compia tra noi il Tuo volere
  2. Come in cielo così sulla terra
    dacci oggi il pane necessario.
  3. E perdonaci i debiti nostri
    come noi dobbamo perdonare ai nostri fratelli e sorelle
  4. E non lasciarci cadere nell'ora della prova
    ma soltanto liberaci dal male.
    Preghiere spontanee
Esortazione Finale

Sorella, Fratello:
ci sia anche in questa settimana
un tempo per pregare.
Cerchiamolo con assiduità
come l'assetato cerca la sorgente.
Aiutiamoci come comunità
a mettere radici di preghiera,
di silenzio e di meditazione
nella nostra vita quotidiana.

Una comunità che non educhi
alla preghiera e alla lettura biblica
è come il contadino
che vuole raccogliere frutti,
ma si è dimenticato di irrigare il campo.
Anche su questa strada ci precede Gesù,
uomo di azione e uomo di preghiera.

Comunità cristiana di Base di Pinerolo, Via città di Gap,13 – a cura di Fiorentina Charrier