Mosaico dei giorni
Mustapha
23 febbraio 2021 - Tonio Dell'Olio
L'attentato di ieri nei pressi della città congolese di Goma ha spalancato la porta dell'informazione su un conflitto che si consuma da anni nel silenzio e, spesso, nell'indifferenza.
La perdita dei nostri due connazionali strazia l'anima delle loro rispettive famiglie e ci addolora. Non è giusto. Non deve succedere. Mai e da nessuna parte al mondo. Ma chi ci racconterà di Mustapha Milambo Baguma? È l'autista congolese che guidava l'auto dell'ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci.
Di Mustapha nessuno ci riferisce se avesse una moglie o dei figli. Sappiamo che era più fortunato di tanti suoi connazionali perché aveva un lavoro con un salario e sappiamo che è uno dei tanti congolesi vittime di violenze e razzie da parte di banditi, ribelli ed eserciti irregolari improvvisati che controllano le ricche miniere per conto terzi.
L'attentato di ieri ha aperto improvvisamente il sipario su una realtà che alcuni conoscono e denunciano da anni, molti ignorano completamente perché tanto non è cosa che ci interessa e pochi altri conoscono meglio di chiunque perché ne traggono lucrosi vantaggi economici con sistemi mafiosi che si camuffano come commercio internazionale di aziende multinazionali.
Se non sono i mandanti degli omicidi di ieri e degli altri giorni, sono tra i responsabili e quanto meno dovrebbero essere ascoltate come "persone informate sui fatti".