Dunne “Il rischio di una nuova guerra civile mai stato così alto”
LONDRA — Catherine Dunne, la violenza di questi giorni è l’inizio di un’altra era dei Troubles, com’era soprannominata la guerra civile che ha insanguinato la regione per 30 anni facendo 3.500 morti e decine di migliaia di feriti?
«Sono inorridita – risponde la grande scrittrice irlandese – perché il rischio di una nuova guerra civile in Irlanda del Nord non è forse stato mai così grande dalla pace del Venerdì Santo del 1998. La tensione si sente dove vivo io, a Dublino, a 200 chilometri di distanza. Ma ho tanti amici a Belfast che sono terrorizzati».
Chi sono gli unionisti che tirano bottiglie incendiarie e attaccano la polizia?
«Giovani disoccupati, disadattati senza futuro a cui si mescolano bande criminali e non è escluso anche elementi dei gruppi paramilitari clandestini. Per loro l’accordo di pace è stato una vittoria degli indipendentisti e in più ora si sentono traditi anche dalla Brexit».
Perché dalla Brexit?
«Per non ricreare un confine fra le due Irlande, quella repubblicana e quella britannica, la Brexit ne ha creato uno, perlomeno commerciale, fra l’Irlanda del Nord e la Gran Bretagna. Per gli unionisti è come l’inizio del distacco da Londra e della riunificazione irlandese».
Boris Johnson si dice estremamente preoccupato, ma è un problema creato da lui.
«Johnson aveva a cuore una sola cosa: diventare primo ministro.
L’amara ironia di questa storia è che gli unionisti giurano fedeltà a Londra, ma il premier al comando a Londra non restituisce loro gli stessi sentimenti».
C’è una via d’uscita?
«Convincere le due parti, unionisti e indipendentisti, a sedersi attorno a un tavolo.
Servirà anche la spinta di Joe Biden, che è di origini irlandesi e ha già fatto un appello alla calma».
Cosa prevede nell’immediato?
«In maggio saranno cent’anni dalla partizione dell’Irlanda, la conclusione della guerra che diede l’indipendenza alla parte sud dell’isola e lasciò il nord alla Gran Bretagna. Le commemorazioni saranno un altro motivo di scontro».
La Brexit rende inevitabile la riunificazione dell’Irlanda?
«È quello che pensano gli indipendentisti nord-irlandesi. Ma la violenza di questi giorni è solo un antipasto di quello che accadrebbe se si facesse un referendum sulla riunificazione».
Enrico Franceschini, La Repubblica 14 aprile