domenica 18 aprile 2021

PREGARE LA MADONNA? DIREI PROPRIO DI NO

 Pregare la Madonna?


Piercarlo Pazè
L'Eco delle Valli Valdesi 4/2021

Da ragazzo mi avevano detto che la differenza fra cattolici e valdesi era che i primi credevano della Madonna e nei santi i secondi no.
Poi, crescendo, un po' per volta ho compreso che le aree di dissenso confessionale fra le due chiese erano più profonde ma il movimento ecumenico mi hai aiutato anche a riconoscere nelle diverse espressioni della fede i volti e le anime dell'unica Chiesa.
Però è vero che Madonna e santi sono stati di visivi.Nel medioevo, un tempo in cui la Chiesa alimentava la pietà popolare con le festività della Madonna e dei santi e i pellegrinaggi nei loro santuari, anche i barba valdesi parlavano di santi, ma in altro modo. Essi dicevano di se stessi di essere e volere essere santi, buoni e giusti come seguaci di Cristo e che coloro che avendo vissuto bene andavano in paradiso erano santi.
Ma-predicavano-non si deve venerare né pregare i santi in paradiso, né si deve ricorrere a loro per necessità e grazie, perché furono uomini come siamo noi, ignoravano ciò che avviene in terra e non hanno potestà di intervenire presso Dio per noi.
Ciò anche per le devozioni  mariane : "Tanto vale rivolgere suppliche a un albero quanto alla Beata Vergine, dato che si deve pregare solo Dio".A conferma ripetevano che l'Ave Maria non è una preghiera ma un saluto e nella confessione impartivano la penitenza di recitare solo il Padre nostro.
Un proverbio in occitano che a metà Quattrocento circolava nelle valli, che l'inquisitore riportò in un lungo elenco di "errori" dei valdesi, recitava con un po' di malizia:"Non se impaza pas ginx Nostra Dona se non de petit masere"," Non si deve ricorrere  affatto a nostra Signora se non per una piccola grazia".