IL SILLABARIO DI QUALEVITA
“0norevoli colleghi, questa mattina qualcuno seduto in quest'aula, per dimostrare il suo disprezzo per la mia presenza qui, ha mormorato: "Un cafone in Parlamento...". Ebbene sappiate che questo titolo non mi offende, anzi, mi onora, infatti se io valgo qualcosa, se io sono qua, lo devo ad Ambrogio, a Nicola, a Tonino, a tutti quei braccianti analfabeti che hanno dormito insieme a me nelle cafonerie e con me hanno mangiato pane e olio, che hanno lottato duramente per i diritti dei lavoratori, di tutti i lavoratori, perché la fame, la fatica, il sudore non hanno calore".
GIUSEPPE DI VITTORIO
Da Qualevita 184