giovedì 15 luglio 2021

SPRECO ALL'ENNESIMA POTENZA

 Amazon è il simbolo dello spreco capitalista

"Anche se ci fidassimo della parola di Amazon, resterebbe comunque un problema: la quantità di rifiuti provenienti dai centri logistici dimostra che l'ottimizzazione a beneficio del consumatore produce effetti collaterali peggiori di quello che pensavamo. L’ossessione di Amazon per il consumatore crea inoltre un ambiente pericoloso per i lavoratori dei magazzini e per i fattorini. Il ricambio del personale all’interno dei centri logistici ha un ritmo forsennato. Il tasso d’infortuni negli Stati Uniti è il doppio della media nel settore. I lavoratori sono costantemente monitorati e possono essere facilmente licenziati se non raggiungono gli obiettivi. Spesso durante un turno non hanno il tempo di andare in bagno.

Oltre ai danni inflitti ai lavoratori, il modello imprenditoriale di Amazon ha enormi conseguenze per l’ambiente. Negli ultimi anni l’azienda ha sbandierato la promessa di azzerare le emissioni nette entro il 2040 e ha detto di voler investire due miliardi di dollari per sviluppare “prodotti, servizi e tecnologie in grado di proteggere il pianeta". Ma al tempo stesso ha licenziato due dipendenti che chiedevano di adottare misure pin incisive per contrastare la crisi climatica durante la pandemia, e non ha mantenuto gli impegni presi in precedenza.

Ora ci sono prove schiaccianti del fatto che Amazon mandi al macero merci integre. Tra l’altro si tratta soprattutto di prodotti elettronici, molto difficili da riciclare perché, quando finiscono nelle discariche, possono rilasciare sostanze chimiche pericolose. Ma è già abbastanza grave che siano gettati via pannolini e mascherine nuove.

Fare luce su Amazon è importante, ma il problema non si limita a un’unica azienda. Nel consumo di massa, che è cruciale per il nostro sistema economico, c’è un difetto strutturale".

Internazionale, 2 luglio