giovedì 29 luglio 2021

 

LE PAROLE PER DIRLO

L’AMORE È UN’APERTURA DI CREDITO VERSO LA NOSTRA CONTABILITÀ (L. Coco)

di Derio Olivero

Vescovo di Pinerolo

Questa sera ho partecipato ad una bella iniziativa di beneficenza. Rotary, Lions, Zonta di Pinerolo, insieme hanno organizzato un evento da Eataly per aiutare ragazzi in difficoltà, sostenendo un progetto del Consorzio dei Servizi Sociali. Mi ha sorpreso vedere 470 adulti mobilitarsi per aiutare un gruppo di ragazzi bisognosi. Adulti che si sporgono un po’più in là del dovuto perché qualcosa di buono arrivi alle nuove generazioni. Mi sembrava l’immagine vera dell'adulto. Nel nostro immaginario la parola “adulto” è diventata sinonimo di “forte”, resistente, resiliente, responsabile, autonomo. In realtà adulto deriva dal latino (adolescere) e significa "cresciuto". L'adulto è colui che ha passato vari anni a "crescere”; è stato bambino, poi adolescente ("colui che sta crescendo") poi giovane. In tutti questi anni ha ricevuto tantissimo: il latte materno, il cibo guadagnato dai genitori, il linguaggio, le competenze, la vicinanza e la guida dei grandi. Alla fine ha smesso di crescere ed è diventato adulto grazie a ciò che ha ricevuto. A quel punto inizia il tempo della restituzione. L’adulto è colui che mette a disposizione tutto ciò che ha ricevuto. Le responsabilità, il lavoro, l’educazione, l'amministrazione, la politica sono atti di ”restituzione”, sono canali con i quali si mettono a servizio le proprie capacità. Così diventa bello essere adulti. Hai smesso di crescere e puoi dedicarti a condividere ciò che sei e che hai ricevuto. Spesso la parola “adulto” sembra diventata un insulto, un'offesa. Si preferisce essere definiti giovani, giovanili. Perché abbiamo preso a modello l’età giovanile. Così cerchiamo di “nascondere” la nostra adultità, quasi fosse una vergogna. In realtà essere adulti è una conquista, un onore, un compito. Non dobbiamo più passare tutto il tempo a ricevere, possiamo spenderlo per dare. L’adulto è colui che offre competenza, esperienza, tempo, saggezza. Vedere quasi 500 adulti impegnati per un’iniziativa a favore dei ragazzi mi ha commosso perché mi ha mostrato il lato vero degli adulti. Al mattino un responsabile Caritas mi aveva parlato di famiglie in grave difficoltà economica. Questa sera vedo un gesto che mi consola perché mi ricorda l’adultità della nostra società. Non siamo un insieme di individui voraci, ma di adulti responsabili. Abbiamo bisogno di ricordare la vera identità dell’adulto come di “colui che si prende cura". Per riscoprire la forza di queste parole: “L’amore è un'apertura di credito verso la nostra contabilità che diversamente resterebbe fatta di quattro conti con i quali non ti compreresti niente”. Che meraviglia! Amare significa "aumentare il proprio conto". A prima vista amare sembra una perdita: perdi tempo, energie, soldi, fatiche. Invece ci guadagni, ci guadagni sempre. Non in denaro, ma in relazione, in affetto, in senso, in serenità, in giustizia. Questa sera tutti hanno “perso dei soldi”, eppure hanno aperto un credito sul proprio conto. Senza amore, senza generosità, senza dedizione... il tuo conto in banca “sono quattro conti can cui non ti compri nulla di essenziale". Per ripartire abbiamo bisogno di una seria e creativa generosità.

L’Eco del Chisone, 14 luglio