Nella nostra comunità abbiamo terminato la lettura della lettera di Giacomo nei due gruppi settimanali.
Sulle "malefatte della lingua" abbiamo seriamente riflettuto in tante direzioni. Forse non abbiamo ancora imparato anche nei nostri gruppi a praticare la circolarità. Dopo due o tre interventi , è necessario lasciare spazio ad altre voci, ad altre persone.
Le intenzioni sono ottime, ma occorre che ognuno /a sviluppi la capacità di fare silenzio ed ascoltare .. Si tratta di un'attenzione comunitaria molto importante per facilitare la partecipazione condivisa e cercare un "ambiente" in cui ognuno/a possa sentirsi a suo agio, cioè nella possibilità di intervenire con il suo linguaggio e le sue parole, senza diventare né costretta a parlare né ridotto al ruolo di chi ascolta.
Aiutiamoci senza censure e senza sensi di colpa, ma nella consapevolezza che nei cuori di ciascuno/a di noi ci sono tante piccole esperienze che possono esprimersi per il bene nostro e di tutta la comunità.
F.B.