Il pianeta è avviato su una strada, quella del cambiamento climatico, per molti aspetti ignota.
L'organizzazione metereologica mondiale ha pubblicato il suo rapporto annuale in concomitanza con l'apertura a Glasgow della conferenza sul clima cop26.
Nonostante il rallentamento economico dovuto alla pandemia di COVID-19, nel 2020 le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera hanno raggiunto livelli record .
La concentrazione di anidride carbonica è superiore del 149 per cento rispetto all'era preindustriale, quella di metano del 262% e quella del biossido di azoto del 123%. Il 2021 si dovrebbe chiudere con nuovi record. Secondo le stime, la temperatura media supererà di 1,09° quella del periodo 1850-1900 nonostante un leggero raffreddamento dovuto al fenomeno climatico periodico della Nina.
Il 2021 dovrebbe piazzarsi tra il quinto e il settimo posto nella classifica degli anni più caldi. Sono stati registrati molti eventi estremi. Il 14 agosto, per la prima volta, ha piovuto sulla vetta più alta della Groenlandia a più di 3000 m di quota.
La parte ovest del Nord America è stata investita da un'ondata di caldo anomala piogge eccezionali hanno colpito la provincia cinese dell’Henan, l'Europa occidentale, l'Amazzonia e l'Africa orientale, mentre in Madagascar è in corso una grave siccità. Molti di questi eventi sono stati resi più probabili dalla crisi climatica.
Da Internazionale 5/11