Ernesto Balducci (1922-1992) è l'uomo e il cristiano che diede un contributo di massimo valore alla nuova cultura cristiana e umanistica e planetaria nel secondo Novecento, cultura alla quale abbiamo cercato di nutrirci anche noi. Per ricordarlo, con profonda gratitudine anche per l'amicizia con cui ci trasmise coraggio e sostegno, ascoltiamo di nuovo, in questa piccola antologia, alcune delle sue parole (tra le tante che potremmo riproporre) che allora abbiamo raccolte e conservate come indicazioni lucide e preziose e così sono anche oggi.
Il Foglio n.484
Come un oggetto:
"Chi cerca Dio come se fosse un oggetto possibile della mente, non lo trova, perché già si pone in un atteggiamento di dominio (l'uomo soggetto dinanzi a Dio suo oggetto) e, se lo trova, non si tratta di Dio, ma di una finzione della mente che ha lo scopo di legittimare tutte le pretese di domino dell'uomo".
(Francesco d'Assisi, Edizioni cultura della pace, San Domenico di Fiesole
(Fi) 1989, p. 155)
Fallimento:
"Il modo di essere della profezia nella storia e' il fallimento, la cui cifra per eccellenza e' la croce di Gesu' Cristo. Mentre nel codice razionale della storia il fallimento e' una sconfitta, nel codice della profezia e' una vittoria: la croce e' Pasqua".
(Francesco d'Assisi, Edizioni cultura della pace, San Domenico di Fiesole
(Fi) 1989, p. 169).