giovedì 17 marzo 2022

IL CANTO DEL PELLEGRINO

 Il canto del pellegrino 


"Dio vuole che noi cantiamo Alleluja e lo cantiamo 
nella verità del cuore senza stonature in colui che canta.
Cantiamo Alleluja, fratelli, con la voce e con la vita, 
con la bocca e con il cuore.
Questo è l'alleluia gradito al Signore.O felici alleluia del cielo! 
Qui cantiamo Alleluja, ma lo cantiamo nell'affanno e nel travaglio 
lassù lo canteremo nella pace.
Qui lo cantiamo nella tentazione e nei pericoli, nella lotta e nell'angoscia, 
lassù lo canteremo nella sicurezza e nella comunione vera.
O felici Alleluia del cielo! 
Dove non ci sarà più né angoscia, né discordia, dove non ci sarà più nessun nemico, 
dove non perirà più alcun amico.
Lassù canteremo Alleluia e anche quaggiù cantiamo Alleluja.
Ma qui lo cantiamo nella preoccupazione, lassù nella pace sicura.
Qui come morituri, lassù vivi per sempre.
Qui nella speranza, lassù nel possesso raggiunto. 
Qui l'Alleluia della strada, lassù l'Alleluia della patria! 
Cantiamo dunque fratelli.
Cantiamo Alleluja non per indurre al riposo, ma per alleviare la fatica. 
Canta come cantano i viandanti.Canta e cammina  non per cullare l'inerzia, ma per sostenere lo sforzo.
Canta e cammina e camminando avanza, 
avanza nel bene, avanza nella fede retta, 
avanza nella vita pura senza smarrirti, 
senza indietreggiare, senza fermarti.
Canta e cammina" 

Agostino di Ippona Le confessioni dal libro "Michele Do" associazione Il Campo-Alba pag. 174