Migranti: Consiglio Europa, rischio abusi minori in Ungheria
24 marzo (ANSA)
- STRASBURGO - La legge ungherese sulla gestione dei confini, che entra
in vigore oggi, "aumenterà le condizioni di già grande vulnerabilità
dei minori migranti, aggravando in particolare il rischio per i maggiori
di 14 anni di cadere vittime di abusi e sfruttamento sessuale". La
critica è contenuta in una lettera inviata al primo ministro Victor
Orban dal presidente del comitato di Lanzarote, l'organismo del
Consiglio d'Europa incaricato di vegliare sulla protezione dei minori
dagli abusi e lo sfruttamento sessuale da parte degli Stati. Nella
lettera il comitato esprime "preoccupazione" nei confronti della legge
perché contiene misure contrarie agli obblighi assunti dall'Ungheria con
la ratifica della convenzione di Lanzarote. In particolare è criticato
il fatto che durante le crisi d'emergenza i minori tra i 14 e 18 anni
saranno considerati adulti e non potranno beneficiare delle misure di
protezione, inclusa la nomina di un tutore legale. Inoltre, osserva il
comitato questi minori saranno messi nelle zone di transito "con un
rischio aggiunto di divenire vittime di abusi e sfruttamento sessuale". Il
comitato domanda quindi alle autorità ungheresi di fornire entro un
mese una serie di informazioni sulle azioni prese per garantire che
tutti i minori non accompagnati godano delle misure di protezione, delle
azioni per proteggerli dagli abusi, e sulla situazione dei minori che
non richiedono asilo. Sulla base delle risposte "il comitato deciderà
ulteriori azioni". La lettera del comitato segue alle critiche già
rivolte alla legge dal commissario per i diritti umani del Consiglio
d'Europa e alla condanna dell'Ungheria da parte della Corte di
Strasburgo per la detenzione e l'espulsione in Serbia di 2 richiedenti
asilo del Bangladesh. (ANSA).