sabato 11 giugno 2022

LA STRAGE IN NIGERIA

 Strage in Nigeria, Don Giulio Albanese: “Atto atroce ma non è una guerra tra religioni”


di Raffaella Scuderi
05 GIUGNO 2022 
La Repubblica 

"Non parliamo di guerra religiosa: musulmani contro cristiani. Non c'entra niente". 
La voce di padre Giulio Albanese, missionario e giornalista comboniano, profondo conoscitore della realtà africana, si fa forte e dura su un possibile conflitto interreligioso come causa della strage di Owo, in Nigeria. "Ho parlato con i miei contatti locali. 
E sembra che non ci siano dubbi. Sono stati i fulani, i pastori nomadi da sempre in conflitto per le terre con la popolazione stanziale". 
C'è però chi sostiene che non abbiano mai agito in modo così efferato. "Sono gli autori di terribili massacri in cui sono morte decine di persone. E sono anche alla ricerca costante in tutto il Paese di territori da occupare. Non lo escluderei", ribatte Albanese.
Allora perché attaccare una chiesa durante la messa? "Forse un messaggio politico. Una vendetta per le misure del governatore di Ondo". Rotimi Akeredolu è un personaggio di spicco nella politica nigeriana, con ambizioni di arrivare alla presidenza. "Ha emesso diverse restrizioni a protezione della popolazione contro l'invasione dei fulani".
 E questo potrebbe aver scatenato la loro reazione. Sull'altra pista che potrebbe portare a Boko Haram o all'Isis, Albanese è molto scettico. "Lo escluderei. Anche perché i jihadisti di Boko Haram puntano sempre a un effetto mediatico. E finora non è stata fatta alcuna rivendicazione. Non è da loro. L'Isis invece si è frammentato in piccoli gruppi".
Finora il Sud era stato parzialmente escluso dal bagno di sangue del terrorismo nel nord della Nigeria. Certo parliamo di una situazione molto diversa, "ma anche il Sud è vittima di attacchi sanguinari. Il presidente ora ha detto che userà misure molto forti. Vedremo".