Africa: emergenze sfollati dimenticate
Da alcuni mesi l'attenzione
della maggior parte dei media internazionali è soprattutto rivolta alla guerra
in Ucraina. Sono completamente dimenticate le crisi ancora aperte in altri
Paesi del mondo. La stessa comunità internazionale ha risposto celermente e con
soluzioni durature nel tempo ai bisogni della popolazione ucraina, ma sembra
non accorgersi delle pressanti richieste di aiuto provenienti da altri
continenti, in particolare l'Africa, dove si concentrano emergenze
inimmaginabili. Tutto questo viene denunciato nell'annuale rapporto diffuso il
1° giugno e stilato dal Consiglio norvegese per i rifugiati (Nrc), una Ong
indipendente che fornisce assistenza e protezione ai rifugiati e ai profughi.
Ogni anno
la Ong pubblica un elenco delle
«dieci crisi di profughi più trascurate nel mondo» dopo aver analizzato 41
crisi in base a 3 criteri: mancanza di finanziamenti, mancanza di attenzione da
parte dei media e mancanza di iniziative politiche e diplomatiche internazionali.
Quest'anno tutte e dieci le crisi si trovano in Africa, così elencate in ordine
di gravità: Repubblica Democratica del Congo, Burkina Faso, Camerun, Sud Sudan,
Ciad, Mali, Sudan, Nigeria, Burundi ed Etiopia. Alla fine del 2021, 5,5 milioni
di persone erano sfollate all'interno della Repubblica Democratica del Congo
(Idmc) e un altro milione di congolesi erano rifugiati fuori dal Paese (Unhcr).
Più di mezzo milione di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie
case in Burkina Faso, portando il numero totale degli sfollati interni a 1,75
milioni (Conasur). Nella maggior parte dei Paesi elencati l'insicurezza
alimentare è in aumento, aggravata dall'aumento dei prezzi del grano e del
carburante causato dalla guerra in Ucraina.
Franca Cicoria (da “Rocca”, 1
luglio 2022)