Inversione dopo il 2018
Ma finita l’emergenza sbarchi
il Paese richiude la porta
di FABIO BORDIGNON
Accogliere o respingere? La questione degli sbarchi continua a dividere gli italiani. Ma oggi sono tornati a prevalere coloro che prediligono il principio della chiusura delle frontiere. E gli orientamenti riflettono le contrapposizioni politiche. Si tratta, del resto, di un tema che torna ciclicamente di drammatica attualità. Specie quando le condizioni meteo favoriscono gli spostamenti. Tuttavia, nella torrida estate 2022, a surriscaldare il clima sociale in materia di immigrazione è anche una campagna elettorale fuori stagione. Alcune forze politiche tornano ad agitare la minaccia dell’invasione. Le stesse che lo avevano fatto in occasione del voto 2018. E subito dopo, quando la Lega e il suo segretario, conquistato il Viminale, avevano puntato tutte sul contrasto dei flussi migratori.
In quella fase, le opinioni degli italiani non erano così diverse da quelle di oggi: la maggioranza assoluta approvava la logica dei respingimenti. Era il quadro di riferimento ad essere diverso. Sebbene i dati pubblicati quotidianamente dal ministero dell’Interno ci dicano che il numero degli sbarchi sia in crescita negli ultimi tre anni, siamo ben lontani dallo scenario di cinque anni fa. Una analisi di Openpolis mostra come, al 31 luglio, gli arrivi irregolari via mare fossero meno della metà rispetto al 2017. Le elezioni 2018, del resto, arrivavano a valle della “crisi europea dei rifugiati”. Al cospetto delle immagini più crude delle tragedie in mare, nell’estate 2015, il numero di chi sposava il principio dell’accoglienza era cresciuto dal 41 al 61%. Poi l’onda emotiva si era capovolta, fino a far prevalere le posizioni di chiusura, tra il 2018 e il 2019.
Va sottolineato che solo una piccola componente di italiani indica l’immigrazione come il tema del momento. Per appena il 4% degli intervistati da Demos si tratta della vera emergenza per il paese. Tuttavia, se dopo il 2019 – anno in cui gli sbarchi toccano il livello minimo – era tornato a prevalere il valore dell’accoglienza, nell’ultima rilevazione il 52% si schiera dalla parte dei respingimenti. E, attorno al nodo degli sbarchi, si sviluppa una evidente polarizzazione politica. Che si sovrappone alla linea di divisione tra destra e sinistra. Se, tra gli elettori del Pd, otto su dieci si schierano a favore dell’apertura ai migranti, accade esattamente il contrario tra chi vota per la Lega e per Fratelli d’Italia, con FI poco lontana dai partiti alleati.
La Repubblica 22 agosto