venerdì 26 agosto 2022

POSIZIONI

Lara Cardella 

L'Espresso 21/8

Tempo di scuola, tempo di posizioni ideologiche e no, mentre ci sarà la bagarre elettorale che cercherà di accontentare tutti, scontentando tutti. Perché è sulla scuola che si giocano le partite principali: ogni nuovo governo vuole lasciare il segno, riuscendoci purtroppo: mascherine con libertà, maturità vecchia, nuova o anzianotta, alternanza scuola-lavoro sì, no oppure un poco? 
Mi fermo a questi soli tre problemi, quelli che saranno i principali su cui decidere e su cui le posizioni saranno più agguerrite, almeno per ciò che riguarda i ragazzi.
Che non capiscono perché comunque hanno potuto essere liberi di girare come volevano, ma a scuola guai se si spostavano di un millimetro; che si sarebbero stufati di aspettare fino all'ultimo per sapere quale fantasiosa soluzione sarà prevista per valutare la maturità; che non hanno ancora ben capito se stanno frequentando un istituto di formazione culturale e umana oppure un ideale periodo di gratuito apprendistato per un lavoro che quasi certamente non coinciderà con i loro sogni, le loro capacità, ciò che amano. 
E il peggio è che i loro docenti sono perfino più sbalestrati di loro, ma devono fingere di credere che tutto quello che san MIUR (ammesso che si chiami ancora così) deciderà sarà il meglio per loro, per rassicurarli e rasserenare le famiglie. Perché tutti possono avere le loro posizioni, ma il docente e l'arbitro che non decide alcunché e non deve esprimere le proprie idee apertamente per non destabilizzare.
Come se davvero avesse voce in capitolo su quello che avverrà, quando, invece, potrà esprimersi solo a bassa voce in qualche inutile sciopero. 
Difendendo la Pubblica Istruzione qualsiasi sia il governo, qualsiasi saranno le scelte prese. Di posizione, appunto.
Ma che sia fluida, fa così moderno.Istituzionale necessariamente, ma fluida, e, se possibile, sorridente.