COME NOI, ACCOLTA DA DIO
La chiesa cattolica ufficiale celebra lunedì 15 agosto la festa di Maria "assunta in cielo in gloria celestiale in corpo e anima".
Questa festa non ha nessun rilievo nell'anno liturgico e non ha nessuna pretesa di essere una verità di fede. Si tratta di una pura e semplice devozione cattolica che nel 1950 il papa Pacelli volle dogmatizzare, senza il consenso di tutto l'episcopato,con un frasario ampolloso e ridicolo.
Le altre chiese cristiane non conoscono questa festa che il cattolicesimo ha messo come cappello religioso sulla festa civile del ferragosto. Papa Pacelli osò addirittura affermare che tale dogma ha un fondamento nelle Scritture! Ci vuole un bel grado di ignoranza biblica e di ironia per compiere tali affermazioni.
E' importante conoscere che questa celebrazione e questa devozione non trovano nessun riferimento e nessun appiglio nei testi biblici. . In ogni caso la festa è diventata molto popolare e Maria è diventata la sempre vergine, l'immacolata, l'ausiliatrice,la mediatrice di tutte le grazie......Come si poteva. dopo tante leggende e tante costruzioni mitiche, non prepararle un trapasso degno della sua carriera?
In questo modo il suo "esodo tronfale da regina" fa seguito ad una catena di dogmi intrisi di miti, di singolari privilegi in un processo di progressiva angelicizzazione di Maria.
La carrozza angelica.
Così la donna palestinese che fu la sposa di Giuseppe, la madre di Gesù e di una numerosa famiglia (come ci documentano i biblisti e come ci nascondono i documenti ufficiali) fu completamente cancellata come donna reale e sostituita con una figura mitica con la funzione di rappresentare il volto materno di Dio e di sostituire le dee di molte religioni antiche.
Quando ero bambino il parroco mi diceva che Dio aveva mandato una carrozza angelica per trasportarla in cielo. Successivamente ci spiegò che il volo degli angeli e delle madonne sono veri e propri missili di Dio di cui egli si serve in occasioni straordinarie!!.
Che Maria viva presso Dio, come speriamo per ciascuno e ciascuna di noi, è un messaggio che ci accomuna a Gesù nella fede nel Dio che vince la morte.Ma ci sono almeno tre annotazioni critiche che voglio segnalare:
1) E' grave presentare ai credenti una ambigua devozione come un dogma mentre non c'è accenno alcuno nelle Scritture. Maria è marcita nel suo sepolcro come sarà per ciascuno/a di noi, ma questo non toglie nulla alla fede in quella resurrezione o vita nuova che Dio ha dato a lei e darà a noi dopo la nostra morte.
2) E' grave ridurre questa donna reale, credente, forte, esempio di perseveranza....ad una madonnina vergine ed extravergine nascondendo la verità della sua vita.
Il travaglio del suo confronto con Gesù, la sua vita quotidiana, il suo amore coniugale con Giuseppe, la sua sessualità, la sua fede attraversata da tante prove nel vedere il proprio figlio condannato e crocifisso.
Se si esce dall'immagine della statuina di gesso, allora questa Maria di Nazaret diventa per noi una importante testimonianza di fede. Questa operazione di rivisitazione storica non è affatto contraria al riconoscimento della testimonianza di fede per noi. Demolire o cancellare le superstizioni è un'operazione costruttiva, non una negazione.
3) E' grave che i gestori del sacro dogmatico abbiano compiuto una perfida operazione culturale e teologica di cui avvertiamo ancora oggi le conseguenze: "la vergine Maria", priva di ogni attività sessuale, è diventata il modello della donna cristiana.
Così, mentre se ne esaltava una, si trovavano le ragioni per opprimere e discriminare le altre.
Il lettore e la lettrice sanno che ho sviluppato ampiamente queste tematiche, qui appena accennate, nei miei libri.
Il mito usato bene
Le leggende, i miti , i simboli, il viaggio immaginario e l'incontro di Maria con Elisabetta....non sono pagine da cancellare, ma costruzioni teologiche e poetiche che vogliono parlarci della fede di Maria attraverso il linguaggio mitologico.
E' questa distinzione che va tenuta presente quando si legge un passo biblico o si ammira un quadro che raffigura Maria.
Non si tratta di cancellare i miti, ma di leggerli come tali.
Non si tratta di svalorizzare le meravigliose opere artistiche, ma sapere che esse sono state prodotte eseguendo e interpretando la richiesta della gerarchia: la gerarchia è la committente e gli artisti gli esecutori.
A Ferragosto
Ho voluto fornire queste informazioni bibliche e storiche anche se so che a Ferragosto i pensieri fuggono altrove.
Ho inteso con queste righe regalare alcune riflessioni rigorose che oggi o domani possano mettere in luce la vera realtà di Maria di Nazareth e la sua fede di donna ebrea credente ( che non si è mai fatta né cattolica né cristiana), madre del profeta Gesù di Nazareth.
Franco Barbero