"L'affermazione di Samuel Reimarus che Gesù era ebreo, non si riferiva più solo alla sua "origine", al suo "background etnico", ma soprattutto alla sua appartenenza consapevole al giudaismo, alla sua identità e al suo apprezzamento della "legge", cioè la Torah.
Questa riscoperta svelò qualcosa di insolito: Gesù era decisamente un ebreo fedele alla Torah. Non poteva essere ignorato che, stando ai Vangeli, Gesù "entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga" (Lc 4,16), considerava autorevoli e imperituri i comandamenti della Torah (Mt 5, 17s) e si recava spesso in pellegrinaggio a Gerusalemme per la Pasqua e le altre feste ebraiche (Gv 3; 12; 5,1; 7,10; 10,22), considerandosi "inviato solo alle pecore perdute della casa d'Israele" (Mt 15,24).
Tutti potevano verificarlo nella propria Bibbia. Ciò non richiedeva né la conoscenza dei testi originali né una particolare competenza biblica.
In questo modo Reimarus cambiò radicalmente la percezione del Nuovo Testamento: più lo si osservava da vicino, più si scorgeva l'ebraicità di Gesù.
Le Chiese cristiane vedevano in ciò una tremenda minaccia: se era vero che Gesù non voleva né rinunciare alla sua fedeltà al giudaismo, né superare l'ebraismo, allora veniva fondamentalmente messa in discussione la dogmatica cristiana tradizionale, che proclamava Cristo redentore del mondo. Come si sarebbe potuto continuare ad annunciare Cristo se il Gesù storico era ebreo e voleva rimanerlo?
Presto si sentì l'urgenza di negare o rendere almeno invisibile il legame tra Gesù e il suo giudaismo".
Norbert Reck
NOTA
Norbert Reck, uno dei più autorevoli, documentati e rigorosi teologi, studioso delle origini cristiane e dei passaggi storici che fecero di Gesù ebreo la seconda persona della santissima trinità. I suoi studi sono poco diffusi perché mettono in crisi tutta la cristologia che divinizzò Gesù.
Per questo il suo studio comparso su Concilium 3/2022 conclude che: "Gesù di Nazareth è ancora adesso il grande sconosciuto del cristianesimo" (pag127).
Sono argomenti centrali ma le chiese cristiane tengono tutte strette strette le loro formulazioni dogmatiche di Nicea e Calcedonia che oggi risultano la negazione totale dell''ebraismo di Gesù. Il mio rifiuto di Nicea e Calcedonia è totale.
Franco Barbero