giovedì 20 ottobre 2022

LA CRISI COME OPPORTUNITA'

 La crisi come opportunità


Gennaro Pagano

Sono in crisi”. “Mi dispiace, vedrai che passerà presto”.

Quante volte ci sentiamo dire o abbiamo detto questa frase. Pensando ad un periodo di crisi come ad una nottata in bianco che deve passare e finendo con il credere che il cambiamento, il mettere in discussione lo status quo, l’ordine interiore ed esteriore delle cose sia dannoso e poco produttivo. Ma è esattamente il contrario.

Non c’è nulla di più positivo di una crisi. Qualsiasi essa sia. Di qualsiasi ambito si tratti: lavoro, coppia, amicizia, vita.

Se stai attraversando una crisi significa:

che stai crescendo,

che stai imparando a scegliere,

che hai abbandonato la superficie delle cose

per guardarti dentro e più a fondo,

che hai rinunciato alla comfort zone di una piccola piscina per scegliere finalmente

il mare aperto,

che hai abbandonato l’illusione

di un’esistenza immobile e immutabile

per comprendere che dove c’è vita c’è cambiamento, metamorfosi, crescita.

Senza rotture ma nella continuità di un percorso senza fine.

E se crisi significa “distinzione” allora vuol dire che puoi cogliere questa occasione per distinguere ciò che ci dà vita da ciò che ci dà morte, ciò che ci dà l’illusione di un’esistenza serena da ciò che ci ci rende sereni davvero, nel profondo, anche in mezzo ad una tempesta.

E se crisi significa “scelta” allora vuol dire che puoi recuperare il tuo potere. Puoi scegliere. Non devi accontentarti della minestra che passa il convento ma puoi cucinare la tua pietanza con ciò che per te ha più sapore, rendendo la tavola della tua esistenza felice. Solo per le tavole felici vanno vanno fatti inviti. Sono le uniche che donano felicità a tutti i commensali. Tutte le altre, fatte di logiche sacrificali e di pulsioni di morte, tienile per te: al di là di ogni illusione faranno solo male al tuo cuore e a coloro che vi ospiterai.

E non temere se una crisi ti condurrà ad un cambiamento che ti condurrà a non essere compreso. Sono queste le occasioni propizie per distinguere l’amico vero dal compagno di baldorie, la persona autentica da quella interessata, colui o colei che ti ama per davvero da colui che era legato semplicemente all’immagine che si era fatto di te.

E dopo la tempesta, quando tutto si sarà calmato e le zavorre dei sensi di colpa saranno state abbandonate in fondo al mare, scegli. Scegli senza rancore. Scegli chi resta.


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*presbitero, psicologo e psicoterapeuta, direttore della Fondazione «Centro Educativo “Regina Pacis”» (Pozzuoli).

Testo pubblicato sulla pagina facebook dell’Autore il 10.10.2022