30 scienziati sotto inchiesta per interruzione del Vertice della Sanità Mondiale a Berlino
17.10.22 - Pressenza
L’azione si deve al Movimento Scientist Rebellion, una coalizione di scienziati e accademici internazionali che si richiamano alla necessità della disobbedienza civile
Berlino, 16 ottobre 2022. Gli scienziati di Scientist Rebellion hanno suscitato scalpore con la loro protesta all’apertura del Vertice della Sanità Mondiale a Berlino domenica sera.
Intorno alle 18:30, 40 scienziate e scienziati provenienti da tutta Europa, compresi 5 scienziati italiani, hanno bloccato l’ingresso dell’edificio della conferenza, 7 dei quali si sono incollati con la supercolla.
Altri 20 accademici vestiti con camici da laboratorio hanno incollato grandi pubblicazioni scientifiche sulla crisi climatica all’ingresso e sostenevano striscioni che dicevano “CRISI CLIMATICA = CRISI SANITARIA”, “1.5°C = finzione politica” e “Unite against climate failure”. Erano accompagnati da 10 attivisti del gruppo “Letzte Generation” (Ultima Generazione), che si sono a loro volta incollati a terra davanti all’ingresso.
Il cancelliere tedesco Scholz ha aperto la cerimonia della conferenza. Il suo discorso è stato interrotto più volte da un allarme antincendio nell’edificio innescato dagli scienziati.
30 scienziati sono sotto inchiesta per violazione di proprietà privata e resistenza a pubblico ufficiale.
Gli scienziati sono rimasti in stato di detenzione per due ore e sono stati poi rilasciati.
Con le loro proteste pacifiche ma dirompenti, gli scienziati di Scientist Rebellion vogliono chiarire alla società la dura realtà, fisica ed ecologica, in opposizione alla finzione politica.
C’è una reale possibilità di una catastrofe globale.
Con azioni di disobbedienza civile, Scientist Rebellion chiede un’azione immediata per limitare gli impatti crescenti della crisi climatica – a livello nazionale e internazionale.
“Non esiste un modo plausibile per rimanere al di sotto di 1,5 gradi e allo stesso tempo rispettare l’accordo di Parigi, all’interno del nostro attuale sistema economico. I politici devono essere onesti e smettere di ingannare l’opinione pubblica. È infatti altamente probabile che supereremo 1,5 gradi di riscaldamento globale entro i prossimi dieci anni. Ciò porterà ad immense sofferenze, specialmente nel Sud del mondo, ma anche qui in Europa.
È giunto il momento di cambiare radicalmente rotta”, afferma il dottor Matthias Schmelzer dell’Istituto di Sociologia dell’Università di Jena, in Germania.
“La crisi climatica è la più grande minaccia per la salute umana nel 21° secolo, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli eventi meteorologici estremi come ondate di calore, forti piogge e inondazioni, nonché l’aumento dell’inquinamento atmosferico, hanno il potenziale di causare gravi danni alla salute. Il governo tedesco deve applicare urgentemente misure di sicurezza. Chi è al potere deve agire ora”, afferma la professoressa associata Susanne Koch, MD della Charité, University Clinic Berlin, Germania.
La Germania è un paese potente nell’UE e uno dei paesi più ricchi del mondo.
L’economia tedesca ha tratto un beneficio sproporzionato dall’uso di combustibili fossili e dallo sfruttamento delle risorse naturali.
Nonostante la sua grande ricchezza e il suo potere innovativo, la Germania non riesce a raggiungere i suoi obiettivi climatici e di biodiversità, hanno detto gli scienziati.
“Più di 70 anni fa, la Germania si è completamente ricostruita e reinventata e in seguito è diventata un modello internazionale nel campo delle energie rinnovabili.
Si vede ancora come un campione nella lotta alla crisi clima, anche se la realtà è ora molto diversa. Perché la Germania continua a ritardare il necessario cambiamento trasformativo?
Ci appelliamo al suo spirito positivo del passato che potrebbe ancora una volta portare a enormi cambiamenti. Ciò è urgentemente necessario per limitare il degrado climatico ed ecologico “, aggiunge il dott. Odin Marc, scienziato della Terra dell’Università di Tolosa, Francia.
Scientist Rebellion è una coalizione di scienziati e accademici internazionali fondata nel 2021 per lanciare un appello alla disobbedienza civile di fronte al fallimento politico sul clima e sulla crisi ecologica. Il movimento sta crescendo, mobilitando scienziati provenienti da tutta Europa, e fa parte di una coalizione di gruppi di resistenza civile non violenta che uniscono le forze nell’ottobre 2022 con la campagna #UniteAgainstClimateFailure, per limitare i danni il più rapidamente possibile.