Da Amnesty alla Rete Studenti, il decreto ‘anti rave’ non piace: “A rischio il diritto di protesta”
01.11.22 - Pressenza
“In questo modo si limita libertà di manifestare. Inaccettabile dare il via a repressione in scuole, atenei e piazze. Governo ritiri l’articolo del Decreto”. Così in una nota Rete Studenti e l’Unione degli Universitari che definiscono il decreto legge anti rave “liberticida”. “Il Decreto Legge discusso nel Consiglio dei Ministri rischia di essere soggetto a interpretazioni che limitano fortemente la libertà di manifestazione”, scrivono gli studenti. “In particolare, sia per la vaghezza del testo che per il suo contenuto, il rischio per gli studenti e le studentesse è l’applicazione di misure fortemente repressive che non colpiscono solo i rave ma anche le manifestazioni, le occupazioni scolastiche e universitarie e potenzialmente qualsiasi forma di manifestazione.
Un
testo scritto male e in fretta- commentano da Rete Studenti e Udu- Il
Governo non faccia l’errore di approvare un testo pericoloso solo per
dare un segnale politico su sicurezza e restrizioni.
C’è ancora tempo
prima della conversione in legge definitiva per modificare il comma che
contestiamo. Governo e Parlamento agiscano e evitino la limitazione
delle libertà di manifestare e dissentire”.