"Non di rado proprio là dove non si parte per principio, in dogmatica, dall'alto è dato osservare un tipico salto nel modo di procedere: un dogmatico cattolico o evangelico, equipaggiato esegeticamente, incomincia a salire, un passo dietro l'altro la montagna, arriva però poi a un punto in cui non sembra più possibile proseguire il cammino della conoscenza teologica, ma improvvisamente il nostro teologo si trova, come trasportato da un aereo, sulla vetta e di là parla del Dio trinitario e dei suoi "misteri", come se nel frattempo avesse, per così dire, visto il cielo dall'interno.
In questo modo non si ignorano certo più i risultati della cristologia storica, ma li si trascura dal punto di vista speculativo, invece di accogliere la provocazione dell'esegesi e della storia dei dogmi e di modificare la propria teologia, anche in relazione ai ricordati grandi dogmi".
Hans Kung, Teologia in cammino, Mondadori 1987, pag. 219