giovedì 8 dicembre 2022

CELEBRAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA DI DOMENICA 11 DICEMBRE 2022 ALLE ORE 10

O DIO, CHE CI VUOI FELICI

P. Saluto all'assemblea

G. Tu, o Dio, ci doni ancora tempo, tempo di vita, tempo di conversione

Restiamo in silenzio per qualche secondo.


G. Prima che nascessero i monti, i Dio,

prima che la terra e il mondo fossero generati ,

da sempre e per sempre Tu sei

  1. Ai Tuoi occhi mille anni

    sono come il giorno di ieri che è passato,

    come un turno di veglia di notte.

    2) Tutti i nostri giorni svaniscono e noi finiamo i nostri anni come un soffio.

    1) Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica e dolore.

    Passano e noi ci dileguiamo.

T. Accogliamo il tempo che ci è dato dal Signore e accogliamo insieme l'esortazione a viverlo come tempo di giustizia, di “avvento”di un mondo sempre da rinnovare, anche con il nostro impegno.

2) Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore

1) Volgiti a noi , Signore, fino a quando? ...Siamo lenti e duri di cuore, ogni mattino saziaci con il Tuo amore: i nostri giorni saranno pieni di canto e di gioia

Breve momento di silenzio

Letture bibliche

Dal libro dei Salmi: Salmo 77,1-12

La mia voce sale a Dio e io grido; la mia voce sale a Dio ed egli mi porge l'orecchio. Nel giorno della mia afflizione ho cercato il Signore; la mia mano è stata tesa durante la notte senza stancarsi, l'anima mia ha rifiutato di essere consolata. Mi ricordo di Dio, e gemo; medito, e il mio spirito è abbattuto. Tu tieni desti gli occhi miei, sono turbato e non posso parlare. Ripenso ai giorni antichi, agli anni da lungo tempo trascorsi.
Durante la notte mi ricordo dei miei canti; medito, e il mio spirito si pone delle domande:‘Il Signore ci respinge forse per sempre? Non mostrerà più la sua bontà? La sua misericordia è venuta a mancare per sempre? La sua parola ha cessato per ogni generazione? Dio ha forse dimenticato di aver pietà? Ha egli soffocato nell'ira il suo amore?’ Ho detto: ‘La mia afflizione sta in questo, che la destra dell'Altissimo è mutata’.
Io rievocherò i prodigi del Signore; sì, ricorderò le tue meraviglie antiche, mediterò su tutte le opere tue e ripenserò alle tue gesta”,

Predicazione

Care ascoltatrici, cari ascoltatori, in questo tempo conta solo il futuro! Oramai siamo una generazione che aspetta solo di vivere un domani migliore. Certo i motivi che ci spingono a sperare in un domani migliore sono molti e sono molto seri.

La nostra generazione è costretta a vivere, dopo molto tempo, in un’epoca di ripensamenti, di autocritica, ed anche di paure per la salute, per la pace, per il lavoro, per il futuro dei propri figli.

Siamo dunque una generazione che è destinata all’ansia: cosa accadrà ancora? Fino a quando dovremo vivere nell’incertezza? Fino a quando la pandemia, la guerra, la crisi energetica e la crisi economica saranno i padroni della nostra vita?
Dunque conta solo il futuro, anche se questo futuro ci fa paura ed è motivo di dubbi ed incertezze.
Non è facile trovare risposte ed è altrettanto difficile trovare chi ci dia delle risposte certe, concrete, facciamo fatica a fidarci di quanti dovrebbero governare le nostre paure dando risposte chiare, vere e rassicuranti.

Allora siamo un popolo che cerca di guardare oltre, al di là delle nuvole, oltre la notte per sbirciare oltre e per ritrovare un’alba e un cielo sereno verso il quale dirigere i nostri passi.

Ma quanta fatica, quanto impegno e quanta ansia mettiamo in campo nella ricerca di un futuro promettente e felice?

Perché conta solo il futuro? Potremmo anche volgerci indietro e potremmo, con nostalgia, guardare ad un tempo passato, quando le giornate erano più felici, ma il pessimismo di oggi ci impedisce persino di avere memoria di un tempo migliore.

Abbiamo vinto la tentazione di rimanere con lo sguardo rivolto all’indietro ma cadiamo nella tentazione di correre in avanti senza sapere bene dove stiamo andando, con chi stiamo correndo e senza riflettere su cosa stiamo facendo oggi per trovare un futuro migliore.
Questa mattina l’antico salmista ci invita a fermarci, un attimo, ci invita a smettere di correre e ci esorta a non avere l’ansia e la fretta di correre subito verso il domani come uomini e donne che hanno già tutte le risposte.

Il Salmo ci accompagna a fare una pausa, a smettere e a lasciare andare la tentazione di dire e di fare.

Oggi siamo esortati all’attesa, ma non all’attesa di ciò che sarà, bensì all’attesa di ciò che è stato. Come è possibile aspettare ciò che già è stato? Sembra un invito assurdo, inutile, impossibile,folle.

Ecco l’antica parola del Salmo, la Parola di Dio si mostra proprio come una parola apparentemente folle, inadeguata ed inattesa. Ma cosa è veramente folle: essere bloccati in un tempo presente che guarda sempre in avanti con ansia o fermarsi, guardare indietro e scoprire che oggi possiamo accogliere ancora la benedizione di Dio?
Aspettare il passato vuol dire essere disponibili per il Signore ed essere consapevoli che in Dio già sono accadute meraviglie ed altre arriveranno, che noi non siamo destinati
all’incertezza del futuro ma alla certezza che l’amore di Dio sarà sempre più grande di ogni umana paura.
Avere memoria di Dio nel tempo in cui Dio sembra assente, questa è l’esperienza fatta dal popolo di Israele nella Bibbia. Più volte gli antichi credenti esortano il popolo ad avere memoria di Dio, a ricordarsi che erano schiavi in Egitto e Dio li ha liberati, che erano un popolo che si allontanava dalla legge di Dio ma Dio li aveva amati e perdonati.
Questa memoria delle opere di Dio è richiesta proprio nel tempo della desolazione, della deportazione in terra straniera, nel tempo della paura e del dubbio, nel tempo della croce.

Anche noi oggi, nel nostro continente siamo chiamati a costruire un futuro di pace e di giustizia proprio partendo dalla memoria della benedizione di Dio. Dio ha agito per la pace e la giustizia in passato, ha salvato, si è rivelato come un Dio di grazia, quindi di pace, ha fatto della giustizia il suo primo scopo e ha costruito e ricostruito ciò che questo
mondo aveva abbattuto. Non siamo chiamati a non avere paura ma siamo chiamati ad accogliere la possibilità di affidare a Dio ogni nostra ansia, possiamo lasciare il futuro nelle mani di Dio e così possiamo lavorare per il bene di tutti e di tutte, nella giustizia e nella pace, perché sappiamo che il futuro non dipende da noi ma da colui che ha già
salvato questo mondo e la nostra vita. Amen!
Signore, Iddio nostro, rafforza in noi la certezza che la tua parola è il terreno

Walter Primo


Interventi liberi

G. O Dio. Che in Gesù ci hai donato un fratello sapiente,semina dentro di noi il germe della condivisione. Anzi, facci andare oltre, perché il seme diventi realtà.

Pausa musicale


Memoria della cena.

Gesù, quando ormai la congiura dei capi religiosi e militari stavano per farlo fuori, volle ancora sedere a mensa con i suoi discepoli e le sue discepole per celebrare la Pasqua. Prese il pane, alzò gli occhi al cielo in segno di ringraziamento a Dio e poi lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: “Prendete e mangiatene tutti; questo è ciò che ho fatto sempre nella mia vita: spezzare , condividere. Fate questo in mia memoria”. Allo stesso modo prese il calice del vino e lo condivise dicendo: “fate questo per non dimenticarvi di me”.


P. Comunione: preghiera

  1. Signore, nostro Dio, accompagna i nostri passi: rendi i nostri giorni pieni di giustizia.

  2. La Tua parola diventi il tesoro dei nostri cuori: fa che la cerchiamo con vera avidità

  3. Fà che l'ascoltiamo e la custodiamo nel cuore: non sia l'acqua che passa e va senza fecondare


Con il Padre Nostro apriamo alle preghiere spontanee


Benedizione finale.

P. O Dio, aiutaci a non dimenticare mai che ogni cambiamento parte anche da noi, dal nostro modo di pensare ed agire. Tale consapevolezza ci aiuti a cercare sempre nuive strade per avvicinarci , un passo dopo l'altro , a Te, accettando le fatiche ed accogliendo la felicità che Tu sai donare a chi si fida di Te.


Walter Primo, Comunità cristiana di base via città di Gap,13 - Pinerolo 11 Dicembre 2022