Dato per scontato che nella sanità pubblica italiana, che era tra le migliori al mondo, lavorano migliaia di donne e uomini con singolare competenza e straordinaria dedizione, occorre guardare come i politici e gli amministratori la stando stanno vendendo ai privati.
Gli ospedali, i Pronto Soccorso, le prenotazioni, i posti letto e la favola delle “case di comunità” offrono, dati alla mano che come ha documentato ha fatto REPORT ieri sera, un panorama desolante in cui si riducono i servizi pubblici e progressivamente tutto, tutto, proprio tutto viene ceduto ai privati.
Si tratta di amministratori ladri che fanno i loro affari, demoliscono un vero gioiello di sanità per il popolo e tutti tacciono.
Regna su questa operazione che ci costringe a ricorrere al privato o a non curarci più, un silenzio complice.
Se la Curia napoletana guidata fino a due anni fa da un mafioso come il cardinale Sepe, ha ceduto un centinaio di chiese ad affarist,i camorristi e gente di affari con sporchi traffici, nessuno parl,a nessuno denuncia.
Vergognose operazioni che dovrebbero suscitare una vera rivoluzione in una chiesa degna di questo nome. Invece è silenzio.
Tutto avviene nel silenzio complice dei mezzi di informazioni che, al più, accendono per un momento i riflettori su uno scandalo e poi tutto finisce lì
Stanno invece pensando di resuscitare le Province per assicurare ai ladri come gli attuali governanti dei ben remunerati cadreghini.
La sinistra si è fusa. Renzi e Calenda fanno i predicatori.
Il PD è cauto è prudente (che vuol dire complice) e i cittadini tra visite e farmaci subiscono e si rassegnano.
E' una catastrofe e il Parlamento decide l'invio di armi a Kiev. Per le armi i soldi ci sono.
E' una operazioni in atto con la beffa e la menzogna delle case di comunità. Qualcuno oltre Report e Presa Diretta vuole sollevare il velo su questo latrocinio quotidiano? Credo che qualcosa stia muovendosi e il lavoro di questi giornalisti e giornaliste getta un grido e fornisce delle informazioni devono spingerci ad agire da subito.
Franco Barbero