giovedì 29 dicembre 2022

SI FUGGE DALLA GUERRA. NON SOLO DA QUELLA IN UCRAINA

 "Io che sono così assetato è stanco forse

non arriverò

fino all'acqua del mare.

Non so ancora quali sogno

mi riserverà il destino,

ma promettimi, Dio,

che non lascerai passare

la primavera.

Se un giorno in esilio la morte

deciderà di prendersi il mio corpo

Chi si occuperà della mia sepoltura,

chi cucirà il mio sudario?

In un luogo alto sia deposta

la mia bara.

 Così che il vento restituisca la mia

Patria il mio profumo".


 Poesia trovata insieme a dei peluche, nel taccuino di Zaher Reza, un ragazzino di 13 anni che fuggiva dalla guerra in Afghanistan morto nel 2008 schiacciato dal tir sotto il quale si era nascosto per sfuggire ai controlli di frontiera del porto di Venezia...


Tratto da un articolo su "Qualevita" di Aldo Morrone